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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2013 alle ore 06:48.

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Autostrade, soste al risparmio

MILANO - Agli italiani si è ristretto il vassoio. Certo l'abitudine allo stop in autostrada nel viaggio delle vacanze in autostrada c'è ancora, però con qualche rinuncia. E allora per invogliare la sosta e conquistare una fetta del borsellino delle vacanze delle famiglie italiane, le catene di ristorazione si sono viste costrette a un ritocco del look che punta alla tecnologia e al green più che alla pancia.

Le vacanze estive non basteranno infatti a risollevare gli incassi. Di qui al 2014, secondo quanto spiega una ricerca di Prometeia (Scenario del business del Food & beverage autostradale in Italia) il mercato risulterà decisamente ridimensionato. La recessione è infatti prevista proseguire per tutto l'anno in corso sia sul traffico che sul business sull'autostrada. Complessivamente, i primi dati del 2013 parlano di calo del 3% della ristorazione autostradale nel periodo da gennaio a tutto giugno, rispetto al 2012. Queste difficoltà hanno avuto un impatto anche sull'occupazione: infatti complessivamente i tre operatori del settore Autogrill, Chef Express e Sarni hanno ridotto il personale nel periodo che va dal primo gennaio 2012 al 31 luglio 2013 di oltre 600 dipendenti. I numeri descrivono un quadro in netto peggioramento negli ultimi 5 anni. Il calo degli erogati complessivi di benzina e gasolio consolidato a tutto il 2012 rispetto al 2007 è del 40%, mentre le vendite della ristorazione a prezzi costanti si sono ridotte del 19%, sempre nello stesso periodo. L'aumento del prezzo della benzina (+38% tra il 2007 e il 2012) e delle tariffe autostradali (+25% nello stesso periodo) e il calo del potere di acquisto delle persone, ha fortemente condizionato il consumatore.

A pesare sulla situazione è anche l'impatto delle royalties e dei canoni fissi sul fatturato complessivo. In particolare, le royalties sulla rete Aspi coincidono essenzialmente con un canone fisso e sono in media del 30% del fatturato. Un costo che non viene fatto ricadere del tutto sul consumatore, in quanto i prezzi della ristorazione in autostrada sono più elevati di circa il 10-15%. Royalties che in altri Paesi d'Europa sono più sostenibili: in Francia vanno dal 2 al 7%, con punte del 12%; in Inghilterra sono del 15% e in Spagna si aggirano intorno al 10-13%.

La domanda di ristorazione sulla rete autostradale sarà in contrazione per tutto il 2013, a causa della debolezza dei consumi. In prospettiva, tra il 2007 e il 2014, ci si attende un calo delle vendite di Food & beverage del 24,2%, secondo i dati di Prometeia. E davanti a uno scenario con il traffico in calo e un generale peggioramento del contesto macroeconomico di riferimento, le società che gestiscono la ristorazione in autostrada hanno riorganizzato l'offerta per contenere le perdite e penetrare maggiormente il traffico.

MyChef, società del gruppo Elior, è riuscita a contenere le perdite - spiega al Sole 24 Ore Luigi Refuto, «soprattutto grazie all'utilizzo aggressivo della leva del prezzo e all'apertura dei punti vendita Carrefour Express, con prezzi da supermercato». I numeri parlano infatti di un calo del 2% delle vendite nel mese di agosto di quest'anno rispetto all'anno precedente, calo comunque assai più contenuto rispetto a quello registrato a luglio (-5%) e a giugno (-6%). Come sottolinea Refuto, «si tratta comunque di un segnale positivo, considerando che, complessivamente, nel 2012 le vendite in MyChef avevano registrato un decremento rispetto all'anno precedente del 13%».

Per quanto riguarda Autogrill, nel periodo da gennaio a luglio di quest'anno si è registrato un piccolo aumento del consumo di caffè -considerato dalla società come «il magnete della sosta»- :+2%. Anche Autogrill ha deciso comunque di aumentare la sua offerta offrendo più motivazioni alla sosta rispetto alla classica "pausa-panino", integrando i bisogni delle categorie di consumatori in crescita, le nuove esigenze di alimentazione e la sostenibilità come fattore fondamentale. Nel frattempo, al ristorante Ciao si è assistito a una leggera riduzione dei pezzi complessivi sul vassoio.

Al dinamismo di Autogrill si affianca anche quello di Chef Express, del gruppo Cremonini che ha varato una serie di iniziative per poter offrire ai clienti una offerta interessante "anti-crisi". Il risultato è che la società è riuscita a mantenere i ricavi in linea con quelli del 2012, con un lieve aumento delle vendite nei mesi di luglio-agosto. Questo soprattutto grazie alla ristrutturazione e alla diversificazione dell'offerta in tre grandi aree di servizio strategiche, La Pioppa (A14), Arno (A1) e Chienti (A14), dove sono stati implementati diversi format: bar caffetteria a marchio Mokà, pizzeria marchio RossoSapore, Dastfood (McDonald's), self service marchio Gusto Ristorante, angolo di offerta di prodotti tipici Gourmé. Inoltre, sono state potenziate anche le aree per bambini, in particolare rifacendo e ampliando le zone giochi nelle aree di Santerno e La Pioppa, sulla A14 e di Fabro sulla A1. Sempre nell'area di La Pioppa è stato siglato all'inizio del 2013 un accordo con Edicolandia per la realizzazione di un negozio dedicato a giochi e riviste per bambini. Ancora, Chef Express sta investendo in due aree di servizio sulla Firenze-Pisa-Livorno, a Pontedera.
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