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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2013 alle ore 08:18.

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CASSINO (FR)
A Cassino si giocherà la futura partita del rilancio dei modelli Alfa Romeo, a cominciare dalla Giulia, la berlina dell'Alfa, mentre il futuro suv di casa Alfa Romeo potrebbe rappresentare il secondo tassello di Mirafiori. Si tratta di ipotesi. Che dovranno fare i conti con le scelte del Lingotto e con l'andamento del mercato automobilistico.
Dall'incontro di ieri è emerso l'impegno dell'amministratore delegato Sergio Marchionne a completare il piano degli investimenti per gli stabilimenti italiani. In quest'ottica il prossimo della lista è Cassino, dove attualmente si produce la Giulietta, oltre che la Bravo e la Lancia Delta. Produzioni, queste ultime due, destinate ad andare in esaurimento non troppo in là nel tempo e già oggi a volumi abbastanza ridotti.
Con il rientro in azienda degli addetti e la ripresa delle lavorazioni, dopo la pausa estiva, è stato avviato il restyling della Giulietta, che farà il suo debutto al prossimo Salone di Francoforte, dal 12 al 22 settembre prossimi.
Non cita il sito di Cassino il comunicato congiunto diffuso da Fiat e sindacati dopo l'incontro, ma il tema era sul tavolo: «Dopo Mirafiori tocca a Cassino», ha dichiarato il leader della Uil Luigi Angeletti. Un impegno confermato anche dalle altre sigle. «Successivamente agli investimenti su Mirafiori – ha aggiunto Ferdinando Uliano, responsabile Auto della Fim-Cisl – seguiranno quelli di Cassino i quali, pur non avendo definito le tempistiche, rappresentano un segnale importante per il futuro dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano».
Si tratta di egnali di apertura, che rimbalzano da Roma. «Quanto emerso dall'incontro di ieri tra Fiat e sindacati – tiene a sottolineare Mirko Marsella, della Fim di Cassino – ci fa ben sperare, anche se aspettiamo l'annuncio del nuovo modello».
Più di 3.800 gli addetti, con una produzione l'anno scorso pari a 96.500 vetture, in linea con il numero di esemplari in uscita dalla fabbrica laziale, in provincia di Frosinone, nel corso del 2013.
Qui si combatte con il mercato e con la cassa integrazione ordinaria. In base alla disponibilità di ore residua, si andrà avanti fino ai primi mesi del 2014, a seconda delle richieste di mercato e dei volumi produttivi, garantiti prevalentemente dalla Giulietta.
Poi servirà un piano industriale per avviare la ristrutturazione anche a Cassino, sul modello di quanto fatto a Pomigliano, Melfi e Mirafiori.
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