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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2013 alle ore 08:12.

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L'auto non basta per Bertone così dal noto marchio di design è nata una nuova società, la Bertone Design, staccata dal mondo delle quattro ruote e rivolta al settore dei trasporti e all'architettura oltre che al design in senso stretto. A guidarla l'architetto Aldo Cingolani.
L'addio è alle supercar ma non al mondo del lusso perché Bertone design ha in corso una collaborazione con AugustaWestland che ha portato alla realizzazione di un drone full electric dal nome Project zero, un aereo-elicottero a decollo verticale che può portare alla realizzazione degli interni per gli elicotteri di un certo tipo di clientela. Senza contare che Cingolani guarda al diporto e alla realizzazione di yacht di lusso: «Ci si stacca dal settore dell'auto – ha spiegato il Ceo di Bertone Design – per guardare a un mondo che parte dai treni e continua sul fronte del real estate e sviluppa il discorso di architettura più tradizionale all'estero». Il primo e più evidente progetto della Bertone Design è sul fronte ferroviario visto che è sua la firma per gli interni del Freccia Rossa Mille disegnato per Trenitalia e realizzato da Bombardier in partnership con AnsaldoBreda e per la Alstom ha griffato i nuovi treni regionali italiani. Ma poi Bertone Design è operativa sul real estate con un'idea di sviluppo che nasce dalla attuale situazione di crisi del mercato. Per cui si guarda ai grandi proprietari immobiliari e agli enti assistenziali, che hanno consistenti patrimoni che però in questi anni si sono svalutati e hanno accumulato problemi di manutenzione, per intervenire con ristrutturazioni che modifichino la classe energetica degli edifici e consentano un sostanziale contenimento dei costi di gestione oltre che un miglioramento nelle condizioni di abitabilità. Su questo versante è già stato stretto un accordo (i dettagli economici non sono noti) con Prisma sgr che è proprietaria di 300 appartamenti di cui 150 vuoti nel Sud Milano, che necessitano di un profondo efficientamento. «Questo è un progetto all'antitesi con il lusso – ha aggiunto – che punta sull'efficienza e sui costi contenuti utilizzando materiali eco-sostenibili e sistemi di raffreddamento e riscaldamento moderni. Un discorso che pone l'attenzione alla redditività degli edifici migliorandone la gestione».
Ma la nuova società vuole l'estero, così in questi giorni sta finalizzando i contratti per una base a Doha da cui poi operare per la progettazione di un hotel e con le stesse finalità ha attivato un'altra sede a Baku in Azerbaijan. Soprattutto ha aperto una sede nel Mori Tower, Roppongi Hillis, di Tokio frutto di uno stretto rapporto con il gruppo Tsutaja, un colosso con 6mila librerie per cui Bertone Design deve dare il suo contributo a rendere questi ambienti non solo luoghi di relax ma anche di lavoro confortevoli ed eleganti. In ottica internazionale è fondamentale la collaborazione con il Polidesign del Politecnico di Milano che ha sedi in Brasile e in Cina con cui come prima iniziativa in partnership ha acquisito un progetto per lo sviluppo di un deumidificatore per il colosso cinese Midea Group. Un rapporto così importante che Bertone Design intende trasferire la sua sede operativa da Torino a Milano sia per la vicinanza con l'università meneghina ma anche per sottolineare il distacco con il mondo dell'auto.
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IDENTIKIT
2013
La data di nascita
Bertone Design è la nuova realtà dello storico marchio legato all'automotive che ora, però, si stacca dalle vetture
3
Le sedi all'estero
Oltre alla sede operativa a Caprie (in provincia di Torino) e a quella legale situata a Milano, Bertone Design avvia tre sedi di rappresentanza all'estero: a Doha, Tokio e Baku
7 milioni
Il fatturato al 2016
La società del ceo Aldo Cingolani, con 10 collaboratori, punta a fatturare 3 milioni nel 2014, 5 milioni nel 2015 e 7 milioni l'anno successivo

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