Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2013 alle ore 16:45.

My24
Un rendering del sito Expo (Fotogramma)Un rendering del sito Expo (Fotogramma)

Milano - Già si pensa al dopo Expo. Ieri la società Arexpo, proprietaria delle aree di Rho dove sorgerà il sito espositivo del 2015, ha ricevuto 12 proposte per il bando consultivo finalizzato alla raccolta di idee e progetti per il parco tematico di 43 ettari, che verrà realizzato una volta concluso l'evento universale e smantellati i padiglioni. L'adesione è stata migliore del previsto. Alcuni partecipanti hanno chiesto una proroga per implementare le presentazioni, quindi per l'ufficialità dei nomi si dovrà aspettare almeno fino a fine settembre (un nuovo avviso è in corso di pubblicazione e a breve sarà consultabile sul sito della società). «Proroghiamo i termini per permettere ad altri operatori di arrivare e per dare la possibilità a chi lo ritenesse necessario di perfezionale la documentazione», dice Luciano Pilotti, presidente di Arexpo.

Ufficiosamente, sembra che ci siano progetti di associazioni (Assolombarda, Camera di commercio), società che hanno connessioni con investitori internazionali, imprese singole che puntano ad una ricollocazione nell'area Expo. Delle 12 proposte, due hanno un carattere puramente sportivo, e in questo sembrerebbero fare da eco alle ambizioni di una candidatura alle Olimpiadi del 2024 avanzate dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni in questi giorni. Oltre a questo settore, i progetti riguardano la moda, l'ambiente, la ricerca, il cibo.

Per Arexpo - che ha acquistato i terreni dai Cabassi ed è partecipata da Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Fiera, Comune di Rho e Provincia di Milano - inizia ora la sfida più difficile, e cioè decidere cosa ne sarà dell'area una volta terminato l'evento universale del 2015. Molti di questi progetti potranno convivere, uno non esclude l'altro: per ora si tratta di idee, che poi la società Arexpo metterà insieme dando vita ad un masterplan entro novembre. Poi verrà bandita una gara di attuazione vera e propria, per un investimento che complessivamente si aggira intorno a 1,2 miliardi, e che dovrà rispettare i diktat fissati dal Comune di Milano, secondo cui il 60% dell'area utilizzata per l'Expo dovrà essere mantenuta verde.

Le proposte verranno verificate e analizzate con incontri e audizioni organizzati dal Comitato di indirizzo di Arexpo, che poi curerà il masterplan. Ricapitolando, gli obiettivi della società sono: l'acquisizione delle aree del sito Expo dai soggetti privati e pubblici; la messa a disposizione delle aree all'Expo, per la progettazione e la realizzazione degli interventi di trasformazione urbana in vista della manifestazione espositiva, attraverso un diritto di uso; il monitoraggio, con la società di gestione, del processo di infrastrutturazione dei terreni; il coordinamento del piano urbanistico per il post-Expo; la valorizzazione e la riqualificazione del sito espositivo, privilegiando progetti dal contenuto sociale e ambientale.

La vicesindaco di Milano con delega all'Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris, ieri ha dichiarato soddisfazione: «Siamo contenti dell'interesse che sta suscitando il futuro dell'area su cui si svolgerà l'Expo - ha detto - Operatori, associazioni e cittadini, come auspicavamo, sono parte attiva del processo di partecipazione».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi