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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2013 alle ore 10:23.
La produzione industriale a luglio torna a scendere su base mensile, segnando un ribasso dell'1,1 per cento. Per trovare un calo congiunturale più forte occorre tornare a giugno 2012. Lo rileva l'Istat, che continua a registrare cali nel confronto annuo: in termini tendenziali la contrazione, la 23esima, è del 4,3% (corretta per effetti calendario). A luglio 2013 l'unico comparto in crescita è quello delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+2,3%).
Crescono tessile, abbigliamento, pelli e accessori
Nell'ambito della manifattura, gli unici incrementi congiunturali si sono registrati per i settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+4,4%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,2%).
Indici corretti: calo per energia e beni strumentali
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a luglio 2013, diminuzioni tendenziali in tutti i raggruppamenti principali di industrie. Calano in modo significativo l'energia (-7,1%) e i beni strumentali (-6,6%), mentre registrano una flessione più contenuta i beni di consumo (-3,7%) e i beni intermedi (-2,1%).
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