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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2013 alle ore 06:50.

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Tre sedute tecniche per entrare inderogabilmente nel merito dei temi oggetto del contendere e valutare se esistono i margini per arrivare a un accordo. Non si è rotto il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale dei tessili. Né si romperà prima che tutti i nodi saranno passati per il pettine: questo il risultato più importante dell'incontro tenutosi ieri pomeriggio a Milano, presso la sede di Sistema Moda Italia, tra l'associazione datoriale di categoria e le delegazioni di Femca, Filctem e Uiltec.
Un summit di circa quattro ore che è servito a fare chiarezza sulle rispettive posizioni dopo un mese di incomprensioni e polemiche, nonché a definire un calendario di sedute tecniche di approfondimento, una specie di road-map per verificare i presupposti per un eventuale rush finale. Ci si rivedrà martedì 24 settembre, lunedì 30 e martedì 1 ottobre. Si partirà da aspetti normativi quale quello del mercato del lavoro, per poi insistere sui temi caldi che, fino a questo punto, avevano messo in stand by il confronto per il rinnovo del ccnl scaduto a marzo scorso che regola la vita lavorativa di quasi mezzo milione di addetti. Ossia flessibilità degli orari di lavoro, possibilità di differire la terza settimana di ferie e assenteismo, argomento a proposito del quale le aziende chiedono la penalizzazione delle assenze brevi. Solo se si troverà la quadra su questi tre argomenti, sarà il momento di procedere con il confronto sulla parte economica, capitolo sul quale a giugno scorso pure si era individuato un possibile schema di lavoro. Rispetto alla contrapposizione iniziale tra la richiesta di 132 euro di aumento contenuta in piattaforma sindacale e la controproposta da 90 euro, le sigle avevano ipotizzato un meccanismo complesso di distribuzione degli aumenti tra primo e secondo livello di contrattazione. Apertura che all'epoca fu alquanto apprezzata da Smi.
L'incontro di ieri ha difatti riaperto la trattativa. Per Stefania Pomante, segretario nazionale di Filctem, «c'è stato un chiarimento reciproco sulla disponibilità a proseguire il negoziato, senza la possibilità di sfuggire i temi più caldi. In tal senso gli incontri tecnici che abbiamo messo in calendario tra fine settembre e inizio ottobre ci daranno delle indicazioni precise». Per Sergio Spiller, segretario generale aggiunto di Femca, «stavolta si entrerà nel merito delle questioni senza pregiudiziali di sorta. Si va a un rilancio del confronto con la speranza di arrivare a una sintesi in tempi ragionevoli». Che tempi? Paolo Pirani, segretario generale di Uiltec, ha un auspicio: «Mi piacerebbe che si riuscisse a trovare un'intesa prima della legge di Stabilità, il cui varo è previsto per metà ottobre. Non un'intesa qualsiasi, ma un accordo capace di produrre un contratto di qualità. Data l'importanza del settore – conclude il dirigente sindacale – sarebbe un segnale preciso per il Paese».
@MrPriscus
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SUL TAVOLO
In discussione
All'esame dela trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei tessili ci sono la flessibilità degli orari di lavoro, la possibilità di differire la terza settimana di ferie, l'assenteismo
La parte economica
Gli incontri fissati daranno delle indicazioni precise anche rispetto alla contrapposizione iniziale che vedeva da una parte la richiesta di 132 euro di aumento proposta dai sindacati e dall'altra la controproposta di 90 euro

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