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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 06:55.

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GENOVA
Per fronteggiare la crisi che ha colpito il settore, la nautica italiana ha deciso di investire con determinazione sul Salone di Genova. È quanto hanno spiegato ieri i vertici di Ucina, la Confindustria nautica, e di Fiera di Genova spa (che organizzano la kermesse) durante la presentazione della 53° edizione del boat show ligure, che si terrà dal 2 al 6 ottobre.
La manifestazione del 2013 sarà profondamente differente da quelle degli scorsi anni, che riflettevano, anche quanto a grandezza e spazi per gli espositori, nonché a durata della manifestazione (9 giorni), una realtà che non è più (purtroppo) quella del comparto. Il quale è sceso dai 6 miliardi di contributo al Pil nazionale, ai quali era arrivato fino al 2008, ai 2,5 circa attuali. Una discesa alla quale hanno contribuito la crisi economica globale ma anche una serie di scelte sbagliate fatte dai passati governi (e segnatamente da quello di Monti), con norme penalizzanti per la nautica. Scelte che l'esecutivo guidato da Enrico Letta ha però cominciato a correggere. E proprio il premier aprirà la giornata inaugurale del Salone.
A fronte dei problemi del comparto, comunque, Ucina e Fiera hanno deciso di rilanciare. «Con questa edizione del Salone – afferma Marina Stella, direttore generale della Confindustria nautica – vogliamo rinnovare un patto con gli imprenditori del settore per renderli fedeli alla manifestazione. Il nuovo Salone, peraltro, è frutto di un costante confronto con le aziende nostre associate. Le quali hanno espresso quattro indirizzi ben precisi: che il salone rappresentasse tutta la filiera di un comparto nel quale siamo leader nel mondo; che ci fosse una diminuzione dei costi di partecipazione; che la kermesse si svolgesse di più in acqua; che ci fosse una riqualificazione degli spazi espositivi».
Obiettivi tutti perseguiti con la nuova organizzazione della manifestazione che, oltre a offrire la possibilità, a tutte le barche esposte, di effettuare prove in mare, ha messo a punto un nuovo layout (ideato dallo studio Caliari e associati) e puntato sul design italiano, con un red wall che accompagna il percorso dei visitatori. La progettazione del layout, spiega Antonio Bruzzone, ad di Fiera di Genova, «è costata 60mila euro e la sua realizzazione ha portato circa 600mila euro di costi aggiuntivi, rispetto alla normale organizzazione di un salone». Un investimento, dice il manager, «da vedere in prospettiva pluriennale, grazie al quale abbiamo potuto realizzare il muro rosso, una passerella soprelevata, un potenziamento dei pontili e il rifacimento degli stand all'esterno, che saranno dotati di dehors. Tutti manufatti che useremo non solo per il Salone. Gli stand, inoltre, saranno rivestiti con Cover up, un tessuto green certificato dal ministero dell'Ambiente». Il salone prevede, poi, 180mila metri quadrati di esposizione, 100mila dei quali di specchio acqueo, e sei aree espositive tematiche. Vi si troveranno tutte le tipologie di imbarcazioni, con lunghezze da 1,85 a 80 metri. Gli espositori sono 750 e mille le barche presentate, con oltre 100 le novità.
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