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Questo articolo è stato pubblicato il 24 settembre 2013 alle ore 12:05.

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Il maggiore incremento del consumo di farmaci si riscontra in Sardegna e in Lombardia (+2%). Dall'altro lato, le maggiori riduzioni nei consumi si sono verificate in Liguria (-2,5%) e in Basilicata (-2,2%). A livello regionale il consumo di antibiotici è caratterizzato da un gradiente Nord-Sud. La Campania (31 dosi giornaliere per 1.000 abitanti), seguita dalla Puglia (27,8 dosi giornaliere per 1.000 abitanti) e dalla Calabria (26,6 dosi giornaliere per 1.000 abitanti) continuano ad essere le Regioni con il maggior consumo di antibiotici mentre l'utilizzo meno elevato è stato registrato nella P.A. di Bolzano (12,6 dosi giornaliere per 1.000 abitanti), in Liguria (14,3 dosi giornaliere per 1.000 abitanti) e in Friuli Venezia Giulia (14,6 dosi giornaliere per 1.000 abitanti).

Farmaci a brevetto scaduto
Sempre sul versante di prescrizioni e spesa, la prescrizione di farmaci a brevetto scaduto ha rappresentato nel 2012 il 62,1% delle dosi e il 37,7% della spesa. Sia i consumi che la spesa dei farmaci a brevetto scaduto sono in aumento rispetto al 2011, rispettivamente del 10,6% e del 6,4 per cento.

Farmaci orfani
Il consumo di questi farmaci corrisponde a un totale di circa 5,9 milioni di dosi per una spesa di circa 671 milioni, l'8% della spesa per acquisti farmaceutici da parte delle strutture sanitarie pubbliche.

Le categorie di maggior consumo
Per quanto riguarda le categorie di farmaci di maggior consumo, i farmaci cardiovascolari rimangono al primo posto sia in termini di spesa totale (pubblica e privata) sia in termini di consumo, seguiti, per consumi, dai farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci per il Sistema nervoso centrale e dai farmaci dell'apparato respiratorio.
In particolare per i cardiovascolari sono state consumate 516 dosi per mille abitanti al giorno e spesi 4,350 miliardi. Per i farmaci antineoplastici il la spesa è stata di 3,323 miliardi anche se il consumo solo di 13,5 dosi al giorno per mille abitanti. Seguono invece per consumi i farmaci dell'apparato respiratorio (242,2 dosi), per quelli del sangue (218 dosi), per il Sistema nervoso centrale (161 dosi) e per i farmaci dell'apparato respiratorio con 95 dosi al giorno sempre per mille abitanti.

Inappropriatezza per gli antibiotici
Nel consumo di farmaci non mancano le note dolenti secondo il rapporto Osmed. Che mette in evidenza l'inappropriatezza dell'uso di antibiotici nella popolazione anziana: il 56% dei pazienti tra i 66 e i 75 anni è trattato per influenza con antibiotici rispetto al 24% dei pazienti con età inferiore ai 45 anni. Le categorie di antibiotici maggiormente utilizzate in assoluto sono state le associazioni di penicilline, i macrolidi e lincosamidi e le penicilline ad ampio spettro e le penicilline sensibili alle beta-lattamasi

Le differenze di genere
Confermate poi le differenze di genere: le donne consumano più farmaci antitumorali. Superiore nelle donne è anche l'utilizzo di antianemici in età fertile e l'impiego di bifosfonati per l'osteoporosi a partire dai 74 anni. Il 60% degli uomini over 74 invece utilizza farmaci per il sangue e organi emopoietici per la prevenzione cardiocerebrovascolare. Più frequente utilizzo di antimicrobici nelle donne, in particolare nelle fasce di età adulta. Il 30% degli uomini ultra74enni utilizza farmaci per il sistema genito-urinario, per il trattamento dell'ipertrofia prostatica. Costantemente superiore a quella negli uomini la prevalenza d'uso nelle donne dei farmaci per l'apparato muscolo-scheletrico.

I controlli
Infine i controlli. La maggior parte delle segnalazioni di farmacovigilanza nel 2012 ha riguardato i farmaci antineoplastici, antimicrobici, i farmaci del sistema nervoso centrale, del sistema cardiovascolare e del sistema muscolo-scheletrico. Il numero di segnalazioni è in crescita: nel 2001 le segnalazioni inserite nella rete erano 131 per milione di abitanti e rispetto al 2011 è stato registrato un incremento del 38 per cento.

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