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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2013 alle ore 18:59.

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Da domani a domenica a Genova il 53° salone nautico con la nuova formula - Superyacht in Cina: più che la crociera funziona il banchetto - Foto

di Raoul De Forcade

Le ultime concitate ore della politica non hanno giovato al 53° Salone nautico, che inizia domani alla Fiera di Genova e si chiuderà il 6 ottobre. La cerimonia di apertura della kermesse sarà orfana, infatti, del premier Enrico Letta, che aveva assicurato la sua presenza prima delle crisi di governo ma che, ovviamente, invece sarà trattenuto a Roma. E la mancanza del presidente del consiglio imporrà alla cerimonia una particolare sobrietà, che si intona, d'altro canto, col difficile momento che sta vivendo la nautica.

"Sarà una cerimonia di benvenuto e di augurio di buon lavoro a tutti - afferma Sara Armella, presidente della Fiera - in un salone reinventato per far fronte alle nuove esigenze delle imprese e del mercato".

"Aprire i cancelli domani è già comunque un fatto straordinario - aggiunge Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, la Confindustria Nautica, sottolineando lo sforzo di riprogettazione compiuto per consegnare al comparto un prodotto nuovo.

"Dodici mesi fa – afferma Albertoni – alla chiusura della passata edizione dell'esposizione, non sapevamo minimamente cosa saremmo riusciti a fare per quest'anno. Non riuscivamo a capire di cosa il mercato, in primis gli espositori e poi i visitatori, avrebbe avuto bisogno. Sapevamo solo che il tipo di prodotto che avevamo proposto nella 52° edizione non era più in grado di trasmettere la passione per la nautica. Poi siamo riusciti a condividere con i nostri associati un progetto, che è diventato oggi un nuovo prodotto".

Più compatto, quasi interamente proiettato sul mare (100mila metri quadrati di specchio acqueo sui 180mila totali) e più breve (5 giorni anziché 9) il salone di quest'anno è, in effetti, completamente diverso dalle edizioni precedenti. I 750 espositori che vi partecipano, secondo gli organizzatori, hanno ottenuto un risparmio di costi nell'ordine del 30%, associato a una migliore qualità espositiva. "Tutti gli allestimenti – sottolinea l'ad della Fiera, Antonio Bruzzone, sono stati rivisti, potenziati e resi più funzionali".

Riguardo alla crisi politica in atto, Albertoni ricorda che "questo Governo è stato vicino alla nautica, in controtendenza con quelli precedenti. Sarebbe suicida invertire questa marcia. Negli ultimi cinque mesi abbiamo lavorato bene e ottenuto i provvedimenti che chiedevamo. Ma soprattutto abbiamo ottenuto un'inversione di tendenza: dopo azioni che davano segnali estremamente negativi verso il settore, il Governo Letta ha dato segnali positivi. Anche la dichiarata volontà del premier di essere con noi era uno di questi". Altro punto importante, aggiunge il numero uno di Confindustria nautica, "è stata la decisione, di questo esecutivo, di riservarsi la delega per modificare il codice della nautica. La precedente versione risaliva al 2005 ed era assolutamente necessario un suo adeguamento, nell'ottica della razionalizzazione e della semplificazione; e anche per adeguare il codice alle norme europee".

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