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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2013 alle ore 07:18.

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Piombino ritorna oggi in piazza per chiedere chiarezza sul futuro della Lucchini, in particolare sul destino dell'altoforno. A manifestare, oltre a lavoratori ed istituzioni locali – la giornata di mobilitazione vedrà anche la partecipazione delle delegazioni di lavoratori degli altri stabilimenti del gruppo e rappresentanze di Ast Terni, Ilva Genova e Ilva Taranto – anche i tre segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. I lavoratori incroceranno le braccia per 4 ore, dalle 8 alle 12. Un corteo partirà alle 9 da largo Caduti del Lavoro e arriverà in piazza Bovio per i comizi finali dei segretari. L'altoforno toscano è giunto a fine corsa: il commissario Piero Nardi nelle scorse settimane aveva comunicato l'intenzione di mantenere in attività la parte a caldo solo fino al 30 settembre. Poi la chiusura è stata prorogata fino a novembre: i sindacati attendono infatti di conoscere nel dettaglio il piano industriale, che è stato presentato nelle scorse settimane al ministero dello Sviluppo economico e che dovrebbe essere approvato dallo stesso dicastero entro un mese. Proprio ieri, in un vertice a Roma, è stato confermato l'avvio della fase operativa dell'accordo di programma (prevede tra le altre cose il potenziamento infrastrutturale dell'area). Durante la riunione si è fatto il punto sull'iter di individuazione di possibili nuovi acquirenti (tredici le manifestazioni d'interesse giunte sul tavolo del commissario). Il Mise ha confermato il proprio impegno a sostenere in sede europea un progetto di innovazione basato sulla tecnologia Corex e a verificare la possibilità di utilizzo di fondi comunitari. «A fronte della richiesta delle istituzioni locali di garantire il massimo utilizzo temporale dell'altoforno – si legge in una nota dello stesso Mise – saranno verificate con il commissario tutte le concrete possibilità». Entro ottobre il Mise convocherà un altro tavolo di confronto.
La sopravvivenza dell'altoforno resta comunque appesa ad un filo. Secondo quanto emerge dalle linee guida del piano industriale illustrate dal commissario Piero Nardi ai sindacati, solo un operatore di grandi dimensioni potrebbe essere interessato anche all'area a caldo, e servono 500 milioni per riportare gli impianti a un livello competitivo accettabile. Tra le manifestazioni di interesse presentate, nessuna al momento prevede un interessamento al ciclo a caldo di Piombino, che manca di alcuni impianti e, alle attuali condizioni, presenta alcuni gap rispetto a strutture a ciclo integrale comparabili per dimensione e volumi. Il 70% della produzione di Piombino – sostiene inoltre lo staff del commissario – si confronta sul mercato con produttori da forno elettrico, più flessibili e legati al costo del rottame: il rapporto tra costo del rottame e minerali, riferisce lo staff del commissario, è stato favorevole all'Afo solo per cinque volte negli ultimi 25 anni.
L'unico modo per mantenere parte dell'attività a caldo pare essere un investimento nella tecnologia Corex. Sia il Mise che i sindacati guardano con convinzione a questa alternativa. Si tratta di una soluzione, contemplata anche dalle alternative illustrate dal commissario, che fornirebbe garanzie a livello ambientale ed impiantistico oltre che dal punto di vista occupazionale, ma che richiede comunque ingenti investimenti e tempi lunghi di conversione (almeno 48 mesi secondo il commissario). L'ipotesi allo studio prevede l'avvio di un impianto pilota integrato con un eventuale forno elettrico.
matteo.meneghello@ilsole24ore.com
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I NUMERI
500 milioni
L'Afo
Secondo le linee guida del piano industriale del commissario Piero Nardi, servono almeno 500 milioni per mantenere l'area a caldo in condizioni accettabili. Per questo motivo è alle ipotesi un progetto innovativo che utilizzi la tecnologia Corex, beneficiando eventualmente anche di fondi europei
48 mesi
I tempi
Una nuova tecnologia Corex, sempre secondo il piano, richiederebbe comunque almeno 48 mesi per essere implementata

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