I Re Mida delle biciclette. Le storie degli imprenditori delle due ruote da Mr. King Liu a Giovanni «Nane» Pinarello
Un giro di pista virtuale con gli uomini che sulle due ruote hanno costruito un grande impero economico. Prima di diventare ricchi imprenditori, quasi tutti sono stati corridori, meccanici o artigiani. In questa speciale classifica, comunque, non troverete solo Paperoni. Ci sono anche artefici di grandi innovazioni in campo ciclistico che non sono riusciti a capitalizzare le loro intuizioni a livello economico.
di Matteo Scarabelli
2. King Liu

Il suo nome dice poco, la sua faccia ancora meno. King Liu però è indubbiamente il numero 1 dei Re Mida delle due ruote. La sua creazione si chiama Giant, un colosso in grado di sfornare oltre 6 milioni di biciclette all'anno, generando un fatturato vicino ai 2 miliardi di dollari. Recentemente ha dichiarato di voler fare di Taiwan la capitale mondiale del ciclismo. Difficile credere che dietro l'impennata delle vendite di biciclette a Taiwan, la costruzione di piste ciclabili e i programmi di bike-sharing di Taipei e Kaohsiung, non ci sia il signor Liu.
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