Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2013 alle ore 08:42.

My24

MILANO
La Lombardia sostiene le start up con 30 milioni e, soprattutto, azzerando l'Irap alle imprese innovative durante tutto il primo anno di attività, poi riducendo l'imposta di un punto percentuale per i successivi due anni. La misura è stata deliberata ieri dalla giunta regionale guidata da Roberto Maroni. «È la prima volta che viene deciso l'azzeramento dell'Irap per le start up. Si tratta di una misura coerente con il programma di governo ed è il primo passo per l'eliminazione totale dell'imposta, cosa che la Lombardia vuole fare».
"L'azzeramento dell'Irap – aggiunto l'assessore regionale alle Attività produttive Mario Melazzini – è un provvedimento fondamentale di sostegno alle imprese. Il nostro metodo di lavoro è fatto di ascolto e ricognizione precisa del bisogno dei territori e di individuazione di strumenti per dare risposte concrete».
L'aiuto viene indirizzato a circa 400 imprese per tre anni: 300 nuove attività, con un impatto stimato su oltre 2mila posti di lavoro, e altre 100 aziende già avviate, in fase di rilancio e che già danno lavoro a mille persone. Inoltre lo sgravio dell'Irap avrà una ricaduta su almeno 500 addetti.
L'iniziativa prevede 23 milioni di finanziamenti a tasso agevolato, più 7 milioni di contributi a fondo perduto. Le imprese potranno beneficare di 5mila euro ciascuna per le spese generali di avvio; un prestito diretto a medio termine per un programma di investimento fino ad un massimo di 100mila euro per azienda; un contributo a fondo perduto per servizi di affiancamento, fino ad un massimo di 30mila euro.
A beneficiare della misura varata ieri dal Pirellone sono gli aspiranti imprenditori, le start up innovative, le piccole e medie imprese nate da non più di 2 anni. Alle aziende appena nate si aggiungono anche gli spin off, cooperative di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro o quelle che rilevano attività in dimissione, imprese sociali con obiettivo di riconversione di aziende in crisi (tutte sostituite da non pi ùdi 2 anni), Pmi ricapitalizzate o con un nuovo piano di rilancio.
«Con questa misura vogliamo creare occupazione, stimolare i giovani a fare impresa e a non abbandonare le aziende in difficoltà – puntualizza l'assessore regionale alle Attività produttive Melazzini – Realizzeremo anche strumenti personalizzati di supporto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi