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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2013 alle ore 14:49.

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SEUL - Benvenuti a "Hongaporea", il nuovo hub commerciale-logistico mondiale. Il termine è stato coniato e proposto agli investitori internazionali da Han Ki won, commissario di Invest Korea, per sottolineare come la Corea del Sud si posizionerà sempre più come lo snodo nevralgico dei traffici della regione Asia-Pacifico e dell'Eurasia, combinando i ruoli pluridecennali di Hong Kong e Singapore grazie sia al sempre crescente sviluppo delle sue infrastrutture sia all'apertura di nuove direttrici internazionali: dalla rotta artica marittima verso l'Europa ai futuri collegamenti via terra Silk Road Express e nuova transiberiana.

La penisola coreana, sottolinea Han, è destinata a passare da una storica penalizzazione di relativa periferia a un vantaggio geografico: basti pensare che la via marittima polare riduce da 22mila a 15mila chilometri la distanza tra la penisola asiatica e Rotterdam, mentre le nuove infrastrutture portuali e industriali di Yeosu, Busan e Ulsan la renderanno un vero hub globale - anche per il settore degli idrocarburi -, senza contare che l'espansione dell'aeroporto-modello di Incheon potrà assorbire la crescita attesa dei volumi di merci (e di passeggeri in transito). «Sarà un'evoluzione più rapida di quanto si creda», continua Han, che ammette solo tempi imprevedibili per i collegamenti diretti via terra con l'Europa, visto che dovranno passare per il territorio della Corea del Nord, con tutte le incognite politiche del caso.

La visione di Han si sostanzia anche con i successi della diplomazia economica di Seul, che dieci anni fa non aveva accordi di libero scambio in corso e oggi ne ha 10 con 47 nazioni. «Siamo l'unico Paese ad avere un free trade agreement sia con la Ue sia con gli Usa – sottolinea Lee Seong Ho, vicedirettore generale per la cooperazione commerciale al ministero del Commercio, Industria ed Energia -. Quando concluderemo un simile accordo con la Cina, la Corea diventerà il Global Fta Hub Country».

Con Pechino si è chiuso il primo round di negoziati e sta per iniziare il secondo: sono in molti a ritenere che, proprio per non irritare la Cina, Seul ha per ora rinunciato ad aderire alle trattative multilaterali della Trans-Pacific Partnership incentrate sugli Usa. Gli investimenti diretti l'anno scorso hanno raggiunto i 10,67 miliardi di dollari, il massimo dal 2000, con un forte incremento rispetto ai 6,58 dell'anno precedente. Se pure la performance dell'anno scorso non potrà essere replicata, l'annuale Foreign Investors' Week si è svolta a Seul in un'atmosfera favorevole: il Pil sudcoreano è cresciuto oltre le attese (+3,3%) nel terzo trimestre, periodo nel quale i suoi mercati finanziari hanno retto molto bene allo sbandamento accusato dai Paesi emergenti della regione innescato dalle prospettive dell'avvio del "tapering" da parte della Federal Reserve americana.

Ci sono segnali di un maggiore interesse anche da parte delle aziende italiane, dalla meccanica all'alimentare. «Stiamo per aprire una seconda fabbrica in una zona economica speciale nella provincia di Gyeonggi - afferma Maurizio Biagini, responsabile locale dell'emiliana Walvoil -. Il 13% del nostro fatturato è generato in Corea, dove ci siamo affacciati fin dal 1993 e abbiamo aperto una struttura produttiva nel 2006. L'Fta con la Ue ci ha agevolati in quanto importiamo molti componenti dall'Italia. E da qui curiamo anche il mercato giapponese». Valuepart ha altresì appena rilevato un suo fornitore per entrare in modo diretto su questo mercato. «Siamo qui per dare una svolta alla nostra presenza in questo Paese - afferma inoltre Francesco Nappo della vercellese Gessi (arredo bagno di alta gamma) –. Il potenziale per una stabile crescita c'è tutto». Sempre nell'arredo casa, la brianzola Boffi ha appena aperto un grande showroom a Seul, mentre nel comparto alimentare la romagnola Mec3 (semilavorati per gelati e pasticceria) ha deciso di investire per sviluppare la sua presenza nel Paese. Sul mercato dell'auto Fiat - tornata da un anno con il suo marchio (500, 500C e Freemont) - lancerà lunedì a Seul la nuova Jeep Cherokee. Ansaldo Energia ha aperto da qualche mese un ufficio di rappresentanza a Seul: se pure è sfumata la cessione della società alla coreana Doosan (che forse potrà investire in una fase successiva) «i nostri rapporti concreti con loro non sono cambiati - afferma il responsabile dell'ufficio Massimo Teglia –. Anzi, ci hanno chiesto di avviare nuove iniziative».
È di due giorni fa inoltre l'accordo tra il fondo d'investimento inglese Fortelus Capital, azionista unico di Bruno Magli, e un consorzio sudcoreano formato da E-Land e Cdib Capital, per trattare in esclusiva la vendita dello storico marchio emiliano di calzature e accessori di lusso.

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