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Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2013 alle ore 14:25.
L'ultima modifica è del 06 novembre 2013 alle ore 14:29.

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Buitoni (Corbis)Buitoni (Corbis)

Tutta la carne che verrà utilizzata da Buitoni (gruppo Nestlé) sarà italiana e "targata" Inalca, società che fa capo al gruppo Cremonini. L'accordo è stato presentato stamattina a Milano. Dopo gli scandali dei mesi scorsi sulla presenza di carne equina in alcuni prodotti di pasta fresca il gruppo svizzero ha deciso di imprimere una forte accelerazione sulla trasparenza e la sicurezza dei consumatori.

La carne bovina alla base di tutti i prodotti Buitoni (dai tortellini ai cappelletti) «sarà al 100% italiana - ha affermato Leo Wencel, capo mercato di Nestlé in Italia - tutte le carni bovine impiegate nelle diverse paste fresche ripiene a marchioBuitoni deriveranno da animali nati, allevati e macellati» nel nostro Paese, con una filiera tracciabile. Si tratta di un'intesa «che va al di là del valore economico, ha aggiunto, ricordando «che solo nell'ultimo anno il gruppo ha acquistato prodotti italiani per 100 milioni di euro». L'accordo con Inalca punta a dare «maggiori garanzie ai consumatori di tutto il mondo, perché tutto il mondo ci chiede e vuole il Made in Italy, sinonimo di qualità e di eccellenza».

Le paste fresche ripiene Buitoni sono prodotte a Moretta, in provincia di Cuneo. Sono 39 diverse referenze per un totale di 25 milioni di pezzi all'anno (circa 7mila tonnellate). In Toscana, a Sansepolcro, presso Casa Buitoni, ha sede l'unico centro italiano dei 34 laboratori di ricerca e sviluppo internazionali di Nestlé, dove chef e nutrizionisti sviluppano nuove ricette della cucina italiana e mediterranea. «Acquistare le nostre materie prime in Italia, in un momento come questo - ha precisato Wencel - ,significa agire concretamente per fare sistema e dare il nostro contributo alla creazione di valore aggiunto nel Paese ».

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