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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2013 alle ore 19:04.
L'ultima modifica è del 16 novembre 2013 alle ore 10:41.

L'idea è venuta alla più antica azienda salumiera d'Italia, la Villani Spa di Castelnuovo Rangone, paese del Modenese, nel cuore dell'Emilia delle eccellenze alimentari: pochi chilometri più a Sud comincia il regno, bolognese, della mortadella, a Nord si entra nelle terre del Prosciutto di Parma.
È qui che l'impresa della famiglia Villani, oggi alla quinta generazione, ha coronato il sogno di aggiungere un'altra tappa a quel circuito dell'enogastronomia costituito dalle Strade dei vini e dei sapori che rende omaggio ai prodotti tipici emiliani. Si chiama Muse, 200 metri quadrati su tre piani. È il primo museo dedicato alla storia dei salumi. Racconta un'arte secolare e come si sono tramandati i saperi artigianali della produzione di insaccati di qualità. Immagini, video, testi, aneddoti, antichi macchinari e le storie dei mestieri legati alla lavorazione – dal taglio, alla legatura per arrivare alla salatura – compongono un itinerario del gusto ma anche un affresco della storia di un pezzo importante della food valley emiliana e delle aziende che l'hanno resa famosa in tutto il mondo. L'impresa del Modenese a cui si deve il museo è tra queste.
Fu fondata nel 1886, nella prima metà del Novecento era già un punto di riferimento grazie all'innovazione introdotta nella produzione con i carrelli di stagionatura, utilizzati poi da tutti i salumifici italiani.
Oggi, con cinque stabilimenti, tra il quartiere generale di Castelnuovo Rangone, Castelfranco Emilia, Bentivoglio, Langhirano e San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, è un pezzo del made in Italy del settore alimentare che continua a investire in innovazione e formazione. Con 200 dipendenti, ricavi per 67 milioni, una produzione che supera gli 8 milioni di pezzi, la Villani Spa ha adesso anche un altro obiettivo: trasformare il museo in una vera e propria scuola del salume, luogo del gusto ma anche della cultura alimentare e della formazione professionale, attraverso seminari, incontri, appuntamenti dedicati alla degustazione e all'aggiornamento sulle tecniche di lavorazione. "Il Musa – spiega Giuseppe Villani, consigliere delegato – è nato non solo per raccontare la storia della nostra azienda ma anche per celebrare la tradizione di un distretto produttivo unico come quello di Castelnuovo, che fra impiego diretto e indotto coinvolge la stragrande maggioranza delle famiglie della zona". Nell'area infatti, sono oltre una cinquantina le imprese di lavorazione della carne, per un totale di 1200 addetti.
Il museo si presenta come un percorso interattivo che racconta cosa c'è dietro e dentro la produzione di un salume. Il piano terra è dedicato alle spezie e agli aromi, all'arte del taglio, ai mestieri legati alla lavorazione, alla storia degli insaccati. Spazio anche alle varie specialità del Paese e alle tradizioni.
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