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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2013 alle ore 13:10.
L'olio di palma che sarà utilizzato per la produzione del Green Diesel risponde ai criteri attuali e futuri di sostenibilità.
L'olio utilizzato sarà certificato secondo le norme approvate dalla Commissione Europea: Certificazione ISCC (attesta la riduzione delle emissioni dei gas serra, la coltivazione effettua in terreni non caratterizzati da alta biodiversità e alta capacità di sequestrazione di carbonio, l'adozione di pratiche culturali avanzate per la protezione di suolo, acqua e aria, il rispetto dei diritti umani, del lavoro e di proprietà dei terreni); Certificazione 2BSvs (attesta la riduzione delle emissioni dei gas serra, la coltivazione effettua in terreni non caratterizzati da alta biodiversità e alta capacità di sequestrazione di carbonio, adozione di pratiche culturali avanzate per la protezione di suolo, acqua e aria, redazione di un bilancio di massa e controllo dei partner economici); Roundtable on sustainable Biofuel -versione EU-RED (attesta la riduzione emissioni del ciclo di vita rispetto a combustibili fossili, il rispetto diritti umani e degli standard di lavoro, il contributo allo sviluppo locale e rurale e alla sicurezza alimentare delle aree interessate, l'eliminazione degli impatti negativi sull'ambiente, in particolare su biodiversità ed ecosistemi, il mantenimento della produttività dei suoli e della qualità delle acque e dei diritti esistenti sui terreni).
In particolare, tutte le norme considerate vietano la coltivazione in zone di alta biodiversità come, ad esempio, le aree ricoperte da foresta primaria.
Il sistema di certificazione di bio-sostenibilità prevede, inoltre, che ogni singola partita di prodotto acquistata debba essere dichiarata sostenibile ai sensi della Direttiva europea 28/2009 e del D.l. attuativo 28/2011 dal fornitore stesso, che sia già stato a sua volta certificato tramite i suddetti sistemi di certificazione volontaria.
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