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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2013 alle ore 14:18.

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VICENZA. Per due giorni, oggi e domani, Vicenza diventa la capitale della lean production. Il Cuoa di Altavilla vicentina ospita il terzo Lean society forum, aperto dal saluto di Matteo Marzotto e dedicato al tema della leadership; fra gli esperti presenti Peter Hines, Patrick Graupp, John Drogoz, Luciano Attolico e altri rappresentanti della filosofia di derivazione giapponese.

Sotto la lente saranno i casi di successo internazionali del metodo lean, di cui il Veneto si dimostra un laboratorio sempre più attivo su più fronti. Alla Agrex, Spa di Padova leader nel settore macchine agricole con una quota di export del 97% – uno dei primi esempi di applicazione a un'industria del settore zootecnico e agroalimentare della "produzione snella" in Italia – il fatturato è più che raddoppiato a quota +101% in un biennio: da 9,7 milioni del 2010 a 20 nel 2012, con previsioni di chiusura 2013 che arrivano a 22 milioni.
A Isola Vicentina la lean production è stata applicata alla Sicon Srl (gruppo Socomec, produzione di sistemi in grado di fornire energia elettrica senza interruzioni): grazie al percorso compiuto i tempi di soddisfazione delle richieste della clientela sono stati migliorati del 30-40% e l'incidenza dei costi indiretti è diminuita dal 40 al 25% in cinque anni. Nella stessa provincia la Alpac (sistemi isolanti per finestre) è l'unica azienda nel settore dell'eco-sostenibilità ad avere scelto di operare secondo il metodo lean: il beneficio, dalla contabilità (+50% fatturato in un biennio) si è trasferito all'occupazione, con un aumento del numero dei dipendenti e assunzioni in aree strategiche a supportare la crescita.

A Verona, Finn Power Italia (parte della multinazionale Prima Industrie Spa) produce macchinari per la piegatura di metalli in lamiera, con un export del 74%; l'inserimento della nuova organizzazione ha permesso di recuperare il 20% degli spazi produttivi, e di migliorare dell'8% l'efficienza; in due anni il fatturato è salito del 52 per cento.
Le applicazioni lean spaziano ormai sui diversi settori, con sperimentazioni di diverso genere, dalle cantine alla pubblica amministrazione: i risultati parlano di incrementi della competitività che vanno dal 20 al 30%, con miglioramenti della struttura organizzativa e dell'ambiente lavorativo.

Fra i casi oggetto di studio, quello della Carel, colosso padovano nella produzione di controlli elettronici per condizionatori industriali, 160 milioni di fatturato e stabilimenti anche in Cina, Usa e Brasile. Qui la lean production ha permesso di ricreare le virtù di un approccio artigianale – qualità, originalità, attenzione al cliente – in un contesto industriale. Il lavoro è stato riorganizzato: non più un team leader, ma piccole squadre multifunzionali di 4 o 5 persone con diverse abilità e provenienti dalle diverse aree aziendali, capaci di seguire tutte le fasi dall'ideazione alla progettazione, fino alla commercializzazione, senza barriere gerarchiche proprio come in un laboratorio artigiano.
Il summit di Vicenza farà il punto anche sui casi Bnl (gruppo Bnp Paribas), Intertata Spa (Philip Morris internationali affiliate), PSA Peugeot Citroen e ristoranti Ethos. Le conclusioni saranno tratte direttamente da Yoshihito Wakamatsu, guru giapponese del TPS (il Sistema di produzione Toyota).

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