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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2013 alle ore 12:56.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2013 alle ore 16:05.

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Tav, arrivano i finanziamenti europeiTav, arrivano i finanziamenti europei

Ieri, alla vigilia dell'appuntamento di oggi a Villa Madama tra i governi italiano e francese, dove all'ordine del giorno c'è anche la discussione sull'alta velocità Torino-Lione, è arrivato il voto di ratifica all'accordo da parte del Senato francese - in Italia si andrà a inizio anno. Mentre a Bruxelles il Parlamento europeo ha votato lo stanziamento da 23,2 miliardi per le infrastrutture europee di trasporto – i corridoi – nel periodo 2014-2020.
Tra i nove corridoi che l'Unione considera fondamentali nell'ambito della politica "Connecting Europe Facility", CEF, c'è il corridoio mediterraneo di cui il tunnel di base tra Italia e Francia è parte fondamentale. "Questo vuol dire – spiega Ida Cappelletti, responsabile operativo di Transpadana – che alla tratta internazionale della Torino-Lione andrà la quota di copertura di fondi europei pari al 40%. Il nuovo promotore pubblico che dovrà nascere nei prossimi mesi avrà il compito di presentare all'Ue un dossier di candidatura per ottenere il riconoscimento delle risorse". Un aspetto su cui il vertice di oggi a Roma potrà dare un'accelerata perché parte dell'accordo Italia-Francia, infatti, prevede le norme di governance del soggetto che dovrà seguire lo sviluppo della parte internazionale della Torino-Lione.

In una prima fase, il contributo europeo, secondo una stima resa nota ieri da Carlo Fidanza, europarlamentare di FDI e membro della commissione Trasporti, potrà ammontare a circa 1,2 mld. "Di assoluta importanza sono, inoltre - aggiunge fidanza – gli stanziamenti previsti per la parte restante del corridoio est-ovest, per il genova-rotterdam, per il baltico-adriatico, che interessa trieste, venezia e ravenna, per l'helsinki-la Valletta, che entra in italia dal brennero e la attraversa sulla direttrice nord-sud fino alla sicilia".
I deputati, in particolare, hanno approvato l'accordo con gli Stati membri sul nuovo meccanismo per facilitare i collegamenti in Europa, che punta ad accelerare il finanziamento per completare le infrastrutture nei settori dei trasporti (il capitolo più imponente), l'energia (a cui va un miliardo) e le ltelecomunicazioni (circa 5 miliardi). In una votazione separata, poi, l'Aula ha approvato le linee guida per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, conosciuta come (TEN-T).

"I trasporti – ha dichiarato Siim Kallas, commissario Ue per i Trasporti- sono di vitale importanza per lo sviluppo e la competitività dell'economia europea. La nuova politica delle infrastrutture dell'Unione metterà in atto una potente rete europea dei trasporti in tutti gli stati membri".
Il CEF dunque ha un bilancio complessivo di circa 29,3 miliardi di euro per il 2014-2020, 23,2 dei quali sono destinati per i trasporti. "Il CEF migliorerà la mobilità dei cittadini, dei beni e dei servizi in tutta l'Unione europea risolvendo la questione dei collegamenti mancanti e delle strozzature nelle reti", ha dichiarato il co-relatore francese Dominique Riquet, uno dei tre deputati responsabili per il pacchetto CEF.

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