Ripresa ancora lontana per Padova

Tutt'altro che a portata di mano, più simile a un bersaglio ancora lontano e difficile da mettere a fuoco. Così vedono la ripresa gli industriali di Padova, nell'indagine Confindustria - Fondazione Nord Est.

Per il 38,9% degli imprenditori è anzi concreto il pericolo che la recessione assesti gli ultimi colpi di coda. Quanto a una ripresa più duratura e solida, un imprenditore su quattro ritiene che l'Italia completerà l'aggancio solo dopo il 2014. È appena il 6% chi vede per l'economia italiana una robusta inversione di tendenza già nel primo semestre del prossimo anno e il 15,6% entro la fine dell'anno. Una nota di fiducia nel clima generale plumbeo arriva dal giudizio sulle prospettive della propria azienda, a riprova che gli imprenditori confidano sempre più in se stessi e sempre meno nelle capacità di riforma del sistema Paese. La larga maggioranza ritiene di stare registrando performance in linea (60,6%) o migliori (30,5%) dei propri concorrenti. Solo il 2,9% ritiene di andare peggio.

A far paura, più ancora della ripresa fragile, è la situazione politica: il rischio di instabilità è in cima alle preoccupazioni degli imprenditori (76,8%) per gli effetti negativi che avrebbe sugli sforzi di risalita. Una situazione più temuta della cronica debolezza della domanda interna (51%) e addirittura del rischio che proseguano le politiche restrittive del credito (35,7%). Il segnale alla classe politica è chiaro: troppo acerbi i segnali di (lenta) ripresa dopo anni di crisi e un Pil sceso del 9% in cinque anni, perché l'Italia possa giocare con il fuoco dell'ennesima crisi politica.

Le opinioni degli imprenditori padovani sono state rilevate dall'ufficio Studi di Confindustria Padova, in collaborazione con Fondazione Nord Est, nel mese di ottobre su un campione di 365 imprese.
«Se la caduta libera pare essersi arrestata, le imprese sono molto caute sull'imminenza di una svolta ciclica, anche perché non vedono un progetto Paese per la crescita» commenta il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin.

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