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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2013 alle ore 16:20.

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Mario Sironi -La Grande Composizione (Figurazioni allusive alla vita sul mare), 1948, olio su tela, cm 264x351.stima euro 220.000-280.000. Lotto 48- asta 62 - Collezione d'arte Tirrenia. (BLINDARTE)Mario Sironi -La Grande Composizione (Figurazioni allusive alla vita sul mare), 1948, olio su tela, cm 264x351.stima euro 220.000-280.000. Lotto 48- asta 62 - Collezione d'arte Tirrenia. (BLINDARTE)

Si tiene questo pomeriggio l'asta della ricca collezione di opere di arte antica, moderna e contemporanea della Tirrenia, società di navigazione, in amministrazione straordinaria. Nella sede della ex società pubblica, a Palazzo Sirignano (via Riviera di Chiaia, Napoli), la casa d'aste Blindarte avvierà la vendita all'incanto della celebre collezione composta da quadri e sculture del tardo 800 e del 900 e da quattro tele del XVII secolo, del valore stimato tra 1,4 e 2 milioni.

La collezione d'arte, peraltro assai nota, è stata raccolta nel corso degli anni e pertanto è molto varia: comprende capolavori dell'arte moderna italiana, così come dipinti del XVII-XVIII secolo. In totale, 120 opere tra cui alcuni esemplari particolarmente apprezzati e noti, come «La Grande Composizione, di Mario Sironi del 1948, un olio su tela (di 264x351 centimetri), proveniente dalla nave "Esperia". Il grande dipinto andrà all'asta con una stima tra i 220.000 e i 280.000 euro. Sempre di Sironi vanno segnalate anche le 9 Composizioni, realizzate con tempere su carta e su tavoletta (di 44x25 cm), tutte eseguite nel dopoguerra: vengono proposte alla vendita con una stima tra i 5.000 e gli 8.000 euro ciascuna.

Di indubbia rilevanza sono i 10 straordinari dipinti di Alberto Savinio, eseguiti nel 1949. Rappresentano ciascuno una riflessione sui temi del mare, della terra, delle rocce, del cielo e delle divinità arcaiche che ad essi l'artista ricollega. Sera, Il riposo del cavaliere, Cavaliere alla fonte, Natura morta, Ruggiero, Acquedotto Claudio, Paesaggio con Petaso, Paesaggio romano, Scoglio siciliano, Via Appia: ciascuno di questi dipinti (cm 78x58) verrà battuto a partire da una valutazione tra i 75.000 e i 100.000 euro.

Molte altre opere andrebbero segnalate: dal grande dipinto di Antonio Corpora "Passaggio a Gibilterra", del 1964 (22.000/26.000 euro) alla monumentale scultura in bronzo di Emilio Greco, "Ritorno di Ulisse", del 1965, stimata all'incirca 60.000 euro. Mentre, tra i dipinti antichi, spiccano due opere di fine 600: "La tempesta in mare" di Leonardo Coccorante e "La Burrasca in mare", di Marco Ricci. E compaiono anche lavori di Maccari, Cassinari, Santomaso, Gentilini, Fiume, Tamburi e molti altri. Non è finita. Saranno battuti all'asta anche sontuosi arredi e prestigiosi modelli navali. La storia. A novembre 2012 l'asta era stata indetta una prima volta dalla stessa Blindarte, ma due giorni prima il ministero dei Beni culturali aveva avviato un procedimento di verifica dell'interesse culturale delle opere d'arte rinviandone la vendita. Un anno dopo l'asta viene dunque battuta.

E quello delle opere d'arte è solo uno dei capitoli della dismissione del patrimonio di Tirrenia. La società pubblica è stata acquisita a luglio 2012 da Cin-Compagnia italiana di navigazione (partecipata al 40% dalla Moby di Vincenzo Onorato, da fondo Clessidra (30%), Gip di Luigi Negri (20%) e dall'imprenditore Francesco Izzo), al prezzo di circa 380 milioni. Inoltre, già dal 2010 la compagnia pubblica in amministrazione straordinaria aveva iniziato a liberarsi degli asset considerati non strategici, a partire da alcuni traghetti veloci,per decisioni prese dal commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D'Andrea, e dall'advisor finanziario Rotschild. I quali avevano messo da subito sul mercato anche il patrimonio immobiliare. Ad oggi – stando alla ottava relazione trimestrale del commissario strordinario D'Andrea – il palazzo Molin Adriatica a Venezia è stato venduto alla società Cà Molin Srl al prezzo di poco superiore a 10 milioni, con un contratto definitivo stipulato il 2 luglio 2012. Per palazzo Sirignano a Napoli (valore circa 50 milioni) – si legge nella stessa relazione – pur avendo ricevuto sette manifestazioni di interesse, il commissario ha voluto continuare la sollecitazione del mercato. Quanto alle altre sedi minori: a Roma uffici a via San Nicola da Tolentino e via Leonida Bissolati, oltre a un immobile di Alessandria d'Egitto, la procedura di vendita è partita.

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