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Questo articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2013 alle ore 20:08.

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"È un premio che ci gratifica due volte. Perché riconosce la nostra leadership innovativa e la nostra capacità di portare la tecnologia italiana nel mondo creando nuova industria e nuovi posti di lavoro. E perché arriva da un distretto meccatronico di eccellenza come quello emiliano. Speriamo che oggi sia solo l'inizio di un nuovo percorso che ci porterà a intensificare il lavoro assieme".

Con queste parole Benedetto Vigna, vicepresidente esecutivo di StMicrolectronics, ha ricevuto poco fa nel nuovo tecnopolo di Reggio Emilia il Premio italiano meccatronica 2013, organizzato dalla locale Unindustria, in collaborazione con il Club meccatronica e Nova24-Sole 24 Ore. Un premio che nelle precedenti sei edizioni aveva incoronato aziende come Brembo, System, Carlo Gavazzi Space, Prima Industrie, Health Robotics e Corghi e che quest'anno ha scelto la leader dei semiconduttori (8,49 miliardi di fatturato globale e 48mila dipendenti nel mondo, di cui 9.446 tra Milano e la Sicilia per oltre un quarto addetti alla R&S) tra la rosa di cinque finalisti (Carpigiani, Loccioni, Masmec e Pavan Group gli altri nomi tra i 35 selezionati per il riconoscimento).

Un appuntamento annuale che si riassume in tre numeri: 6, 300 e 28mila. "Sei comparti per sei miliardi di fatturato con 300 imprese e 28mila addetti. Sono i numeri della meccatronica nel nostro territorio", sottolinea Giannicola Albarelli, presidente del Club meccatronica, nato dieci anni fa per promuovere il distretto meccatronico e facilitare il dialogo tra mondo aziendale e della ricerca. "La meccatronica è un segmento in crescita – aggiunge – strategico in vista dell'Europa 2020 perché parlare di meccatronica significa parlare di innovazione, di futuro, di sviluppo intelligente, sostenibile e solidale. Significa mettere insieme competenze che spaziano dalla meccanica all'Ict, dall'ingegneria dei materiali all'elettronica, dalla Tlc alla sensoristica".

Ed è lo stesso luogo della cerimonia e del seminario dedicato a "Fabbrica del futuro e Internet delle cose. Le frontiere innovative della tecnologia meccatronica" a diventare simbolo della sfida innovativa di Reggio Emilia. "La nuova sede del tecnopolo di Reggio Emilia sarà la casa di tutti i progetti che faranno della città la capitale della meccatronica; questo luogo fisico deve diventare il fulcro delle reti di impresa che porteranno Reggio a essere leader nell'innovazione", commenta il presidente di Unindustria, Stefano Landi.

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