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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2013 alle ore 11:30.

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Il turismo montano è in difficoltà, ridotto a una o al massimo due stagioni dopo essersi cullato, per anni, nel sogno di una terza stagione di accoglienza che non è mai decollata se non in località particolari. Per questo da Sauze d'Oulx (Torino) parte la proposta di mettere in rete le strutture di accoglienza di qualità delle Alpi, e non solo sul versante italiano.
L'iniziativa è dello Chalet Capricorno, un hotel 4 stelle che vuole puntare sulla cucina di alto livello per portare turisti in alta montagna non solo in inverno e magari anche in estate, ma pure nelle altre stagioni.

Una sorta di circuito delle eccellenze alpine, con proposte di cibi legati ai diversi territori. Il tutto accompagnato da iniziative culturali che devono rappresentare una parte integrante dell'offerta turistica.
Perché la qualità della montagna non è basata solo su un'adeguata battitura delle piste o sulla velocità degli impianti di risalita, ma anche dalla capacità di far conoscere storia e tradizioni del territori che spaziano dalla Liguria al Piemonte, dalla Valle d'Aosta alla Lombardia, dal Trentino e dal Tirolo al Friuli Venezia Giulia. Senza dimenticare i versanti francesi, svizzeri, austriaci, sloveni.
D'altronde i costi delle strutture alberghiere alpine diventano insostenibili (o impongono prezzi sempre meno alla portata del pubblico italiano) se si continua a contrarre il periodo di apertura e di utilizzo. Ma per attirare turisti quando le piste son chiuse occorrono idee che vadano ad aggiungersi al fascino del paesaggio autunnale o primaverile. Dunque cucina e cultura, dai libri alla musica, dalla storia agli incontri di geopolitica, sino all'organizzazione di convention aziendali.

In realtà i problemi maggiori non sono legati alla mancanza di idee, ma alla mancanza di collaborazione. Troppe località alpine non riescono neppure ad organizzare turni accettabili di chiusura dei negozi. E portare turisti in paesi con tutte le vetrine dei negozi abbassate non è il massimo. Così come diventa difficile favorire il turismo se non si puliscono le strade di accesso per le nevicate al di fuori dei periodi di apertura degli impianti. Problemi risolvibili senza troppe difficoltà, ma spesso manca l'impegno e l'interesse. Quell'impegno ed interesse su cui sta lavorando il Capricorno che sta incassando le prime adesioni da altre vallate.

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