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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2013 alle ore 15:29.
L'ultima modifica è del 29 novembre 2013 alle ore 17:47.

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Crystal Ball punta sul crowdfundingCrystal Ball punta sul crowdfunding

"Crystal ball" gioca la carta del crowdfunding per rilanciare le bolle colorate e scongiurare la chiusura. L'azienda di Burago di Molgora che dal 1968 produce i famosi tubetti – nata dall'idea del chimico brianzolo Claudio Pasini – rischia di chiudere o di finire in mani straniere: dopo il boom degli anni '80, le bolle che si creano soffiando all'interno di un tubicino sono passate di moda, le vendite sono calate e i costi delle certificazioni Ce sono lievitati.

Ma Giovanni Pasini, che dal padre Claudio ha ereditato l'azienda e la passione, non ci sta ad arrendersi e intende rilanciare il suo prodotto, quello che negli anni '80 ha fatto divertire e giocare milioni di bambini.

Per farlo, vuole puntare su una macchina imbustinatrice che prepari confezioni monodose di Crystal Ball. Ma in un momento di crisi, investire su un nuovo macchinario è impossibile. Servirebbero 40mila euro, e la Crystal Ball vuole provare a raccoglierli attraverso una campagna di crowdfunding, che sarà lanciata il 5 dicembre su Eppela, la piattaforma online che permette di creare un progetto, condividerlo con il proprio network e ottenere un finanziamento per la sua realizzazione. Oggetto della campagna di crowdfunding saranno dei party kit per piccole, medie e grandi feste che verranno proposti a un prezzo competitivo su www.eppela.com e recapitati entro il 26 dicembre, pronti per un capodanno con le bolle.

Oltre che sul web, la raccolta fondi - che chiama in causa tutti i nostalgici delle Crystal Ball - passerà anche da Milano, dove il 5 dicembre si terrà un flash mob: alle 19 la stazione centrale sarà invasa di bolle colorate. Un'operazione amarcord per rilanciare un'impresa italiana.

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