Sfida oltralpe per i vini piemontesi

Oltre 3 milioni di consumatori che hanno acquistato 26 milioni di bottiglie per un fatturato di 110 milioni di euro. Con l'export in continua crescita e che oggi rappresenta il 47% dell'attività. La Giordano, azienda vinicola piemontese creata nel 1900, negli ultimi 25 anni ha visto il fatturato crescere di 10 volte, grazie al successo delle vendite dirette, inaugurate nel 1956 con la commercializzazione per corrispondenza ed ora approdate sul web.

E attraverso il web è stata avviata, alla fine del 2011, la "campagna di Francia", dopo che i vini dell'azienda di Diano d'Alba (Cuneo) erano già sbarcati in Germania, Svizzera, Inghilterra, Olanda, Austria e Stati Uniti. Una sfida non facile, quella transalpina, poiché la Francia è il primo mercato mondiale per consumo di vino (45 litri di vino pro capite all'anno) ed è stata anche la prima nazione a sviluppare interi settori di vendite dirette. Inoltre lo chauvinismo, fortissimo nel settore enologico, non facilita la commercializzazione di vini stranieri ed in particolare quelli italiani, diretti concorrenti.

Tuttavia, nel primo anno di attività in Francia, Giordano ha conquistato 34mila clienti, con oltre 400mila bottiglie vendute per un fatturato di 2,1 milioni. E per il 2013 l'obiettivo è di superare i 60mila ordini e le 700mila bottiglie. Ma quest'anno si è aggiunto anche il Belgio, come mercato di sbocco. Partendo dalla Vallonia per poi allargarsi alle Fiandre. D'altronde - come sottolinea SimonPietro Felice, amministratore delegato dell'azienda presieduta da Ferdinando Giordano – in Italia sul web si parla molto di vino ma se ne acuista poco. Dunque da un lato si lavorerà per potenziare le vendite web in Italia e dall'altro si continuerà con l'espansione internazionale.

Ed anche per il servizio ai clienti del Belgio, come per tutti gli altri Paesi, si utilizzerà un call center che, per l'area francofona, ha sede a Torino. Dunque più cresce l'internazionalizzazione e più aumenta l'occupazione in Italia. Giordano dispone di 4 centri di servizio telefonico: oltre a Torino anche ad Alba e Marene (in provincia di Cuneo) e a Bolzano.

Complessivamente gli addetti dell'azienda piemontese sono 500, raddoppiati negli ultimi 10 anni. D'altronde si è anche ampliata l'offerta dei prodotti. Non solo vini langaroli, ma 51 vini Doc e Docg e 46 Igt provenienti da 11 regioni oltre a specialità alimentari dei vari territori italiani. L'azienda dispone di sui siti produttivi, uno a Diano d'Alba e l'altro in Puglia a Torricella (Taranto). Con una capacità di stoccaggio complessiva di oltre 200mila ettolitri. E con un magazzino, a Marene, che si estende su 100mila mq.

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