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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2013 alle ore 12:08.
L'ultima modifica è del 13 dicembre 2013 alle ore 12:17.

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Aumenti medi del 2,7% nel 2013 rispetto al 2012 per le tariffe dell'acqua con l'esordio della nuova regolazione dell'Autorità dell'energia elettrica e del gas (che presto cambierà nome aggiungendo i servizi idrici). È quanto ha comunicato il presidente dell'Aeeg, Guido Bortoni, annunciando che la nuova tariffa è stata approvata a oggi per 486 gestioni relative a oltre 20 milioni di abitanti. Il dettaglio rivela che per 194 gestioni (588.379 abitanti) le tariffe sono scese mediamente del 10 per cento, per 251 gestioni (1,062.989 abitanti) sono rimaste invariate, per 30 gestioni (16.377.394 abitanti) che seguono il metodo nazionale (ex metodo normalizzato) sono aumentate in media del 4,1%, per 11 gestioni ex Cipe (1.498.415 abitanti) sono aumentate del 2%.

Bortoni è intervenuto alla seconda Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici, facendo un bilancio dell'attività dell'AEEG in questi due anni di regolazione del settore idrico e annunciando le imminenti iniziative: oltre alla definizione di una nuova tariffa (non più transitoria) per il biennio 2014-2015, l'Autorità sta progettando un bonus idrico finalizzato alla riduzione dei costi per le fasce sociali deboli e intende intervenire pesantemente nella lotta alla morosità che nel settore è stimata al 4,5% (rispetto all'1,8% del settore elettrico). Bortoni ha poi confermato una prima stima del fabbisogno degli investimenti più urgenti (depurazione in primo luogo) di 25 miliardi in 5 anni.
L'AEEG sta anche studiando strumenti finanziari che aiutino i gestori a fare gli investimenti senza gravare sulla tariffa. L'esempio è quello degli hydrobond, obbligazioni agevolate sul piano fiscale (ma serve una legge) che dovrebbero essere sottoscritte anzitutto da investitori istituzionali come la Cassa depositi e prestiti.

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TAG: CDP, Cipe, Aeeg

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