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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2013 alle ore 12:39.
L'ultima modifica è del 13 dicembre 2013 alle ore 12:40.

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Natale e Capodanno a due velocità per le vacanze degli italiani. Renzo Iorio, presidente di Federturismo, parla di «un'accentuata divaricazione tra la domanda per l'alto di gamma, che non bada a spese e si muove in anticipo, e la clientela familiare che ricerca il prezzo più basso e che prenota all'ultimo minuto. In generale – commenta Iorio – si assiste a una tendenza in crescita per le prenotazioni rispetto allo scorso anno, con un +10% per alcune località di montagna del Trentino Alto Adige e della Valle d'Aosta. I clienti prediligono le strutture che offrono servizi aggiuntivi o i programmi ad hoc per famiglie».

All'estero, secondo l'analisi Federturismo, gli italiani privilegiano le settimane al caldo alle Canarie, in Mar Rosso, a Zanzibar e in Thailandia. Le stime di Confindustria Alberghi segnalano che «la componente domestica flette del 3% nelle strutture alberghiere. Il segmento che meno risente dell'incertezza economica resta quello del lusso: i 5 stelle prevedono un aumento dei ricavi di un punto e mezzo percentuale». La crisi morde ancora, conferma l'analisi del Touring Club: «Per le prossime festività di Natale quasi il 40% degli italiani non si sposterà da casa. Il 75% di coloro che trascorreranno un periodo di ferie rimarrà in Italia; le regioni più scelte sono Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto.

Il restante 25% preferisce l'estero, prediligendo destinazioni europee come Francia, Spagna e Austria. Il primo Paese extraeuropeo per numero di preferenze sono gli Stati Uniti».

Nella scelta della sistemazione, gli hotel detengono il primato. Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc, sottolinea «l'incremento delle prenotazioni per il periodo di Natale, ma tale aumento – precisa – si riversa soprattutto in ambito nazionale ed in parte sulle capitali europee e su New York. Sempre a livello nazionale, tengono le città d'arte e l'agriturismo. Tra gli italiani che effettueranno un soggiorno fuori casa nel periodo di Natale, solo l'11,5% uscirà dai confini nazionali, quota che sale al 20% per il Capodanno».
Per quanto riguarda il turismo organizzato, Astoi, l'associazione dei tour operator, è ottimista: «Nonostante la crisi, gli italiani non perdono la voglia di partire. Sul medio raggio la scelta cade su Mar Rosso e Canarie, mentre sul lungo raggio si registra la preferenza per Kenya, Zanzibar, Capo Verde, Maldive, Mauritius e Thailandia.

ltreoceano resiste il fascino dell'arcipelago dei Caraibi. Le prenotazioni, che anche quest'anno tendono al sotto data, sono attualmente in linea con quelle delle festività passate». Per mete a corto e medio raggio il costo medio, secondo Astoi, è pari a circa mille euro a pratica, mentre per il lungo raggio si parte dai 2mila euro in su. Meno positivo il commento di Fiavet (associazione delle agenzie di viaggi): «Nel complesso, le vendite sono in calo di circa il 15%, mentre le crociere confermano un andamento positivo (+10%)». Eden Viaggi dichiara che «le settimane di Natale, Capodanno ed Epifania si vendono bene, con una crescita dell'advance booking rispetto allo scorso anno. Si nota un aumento medio del valore pratica dell'8%». In crescita del 20% le vendite di Veratour. Sul web vince l'Europa tra le destinazioni più prenotate sul sito di Expedia, con le classiche Parigi e Londra. Le rilevazioni dell'Osservatorio Volagratis evidenziano che «il 76% degli italiani volerà oltre i confini del Paese rispetto al 72% del 2012. La vera novità è la crescita delle prenotazioni su mete di lungo raggio: 27% rispetto al 10% dello scorso anno».

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