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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2014 alle ore 15:29.
L'ultima modifica è del 13 gennaio 2014 alle ore 16:15.

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Una azienda di Rovereto – la Trilogis Srl, specializzata in tecnologie innovative nell'ambito dei dati geografici – contribuirà a fronteggiare la piaga biblica delle locuste che causano gravissimi danni all'agricoltura in vaste aree del mondo condannando alla fame intere regioni. Gli animali si organizzano in sciami formati da miliardi di esemplari, capaci di muoversi anche su grandi distanze: i cambiamenti climatici ne favoriscono la riproduzione, aggravando il problema dal Medio Oriente alle fasce settentrionali di Africa e Asia. Le migrazioni degli insetti vengono monitorate da un team di esperti riuniti nel "Locust watch".

L'azienda trentina, insediata nel Bic (il Business innovation center) di Rovereto, ha sviluppato e donato per scopi umanitari alla Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, un software per la visualizzazione in 3D di dati geografici. Il sistema verrà installato su 400 tablet Panasonic, resistenti a polvere e acqua, portatili, utilizzati per tracciare la diffusione delle locuste. Il sistema comprende due moduli: il primo, negli uffici Fao, permetterà agli operatori di scaricare via internet le mappe digitali continuamente elaborate dalla Columbia university di New York a partire dalle informazioni raccolte dai satelliti della Nasa; per operare nei deserti dove non c'è connessione, il software crea un "pacchetto dati" che viene automaticamente trasferito sui tablet; direttamente sul posto viene visualizzata interattivamente anche la mappa della vegetazione, per aiutare nella individuazione delle aree più favorevoli agli sciami. Il software è firmato dai realizzatori Nicola Dorigatti e Nicola Meneghini.

L'azienda trentina è specializzata nelle soluzioni d'avanguardia nel settore dei sistemi informativi spazio-temporali: le nuove tecnologie si possono applicare alla gestione ambientale, alla mobilità, alla pianificazione territoriale e in molti altri ambiti. Il 22 e 23 gennaio, a Rovereto, verrà presentato il progetto i-locate (localizzazione e gestione di oggetti in spazi interni ed esterni attraverso l'uso di dati aperti), guidato da Trilogis (coordinato da Giuseppe Conti) e cofinanziato dalla Commissione europea. Un piano della durata di tre anni a partire dal 1. gennaio 2014, che coinvolge 24 partner da otto Paesi europei, con un budget totale di 4,7 milioni di euro e mira a creare 13 siti pilota dove validare le tecnologie e coinvolgere gli utenti in ambiti che spaziano dai servizi pubblici alla sanità, dalla cultura alla condivisione di strumenti fra uffici e dipartimenti.

In Trentino, cuore del progetto, arriveranno 1,7 milioni; fra i partner la fondazione Bruno Kessler, l'azienda provinciale per i Servizi sanitari e un'altra azienda locale, la u-Hupper di Povo, start up specializzata in tecnologie big data.

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