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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2014 alle ore 16:54.
L'ultima modifica è del 25 gennaio 2014 alle ore 18:30.

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A 17 anni dal sisma del '97 che colpì duramente l'Umbria, si chiudono i lavori di riqualificazione della città di Foligno (Perugia). Una ricostruzione che si è articolata in oltre 3.500 interventi, fra cantieri pubblici e privati, 685 dei quali nel centro storico e 26 interventi di recupero dei beni culturali, per una spesa complessiva di 1 miliardo di euro.

«L'obiettivo – spiega Nando Mismetti, sindaco di Foligno - è stato quello di ricostruire presto e bene, dove era e come era, con lo sguardo proiettato al futuro». Con il processo di ricostruzione non sono stati soltanto riparati edifici danneggiati, ma è stato possibile realizzare e completare opere strategiche a servizio del territorio, come il nuovo ospedale e il Centro regionale di protezione civile, una struttura moderna attraverso la quale Foligno e l'Umbria rappresentano una realtà strategica nella rete della protezione civile nazionale.

«Con la ricostruzione post terremoto – prosegue Mismetti - è stato realizzato un significativo percorso di recupero e valorizzazione del prezioso patrimonio artistico e culturale cittadino, che oggi rende Foligno sempre più bella e inserita nei circuiti culturali regionali e nazionali, con strutture come palazzo Trinci e l'ex chiesa dell'Annunziata dove è conservata la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis (artista marchigiano del secondo dopoguerra che realizzò questo monumentale scheletro umano lungo oltre 24 metri, ndr)».

La riqualificazione del centro storico cittadino ha visto un investimento complessivo di 350 milioni di euro tra la ricostruzione post terremoto (edilizia privata, edilizia pubblica, beni culturali), la realizzazione di nuove infrastrutture e pavimentazioni e il rifacimento di tutte le reti (acqua, luce, gas, telefono, cablaggio). I lavori di pavimentazione hanno riguardato tutte le vie, i vicoli e piazze del centro storico per una superficie di 150mila metri quadrati. Questi alcuni dati: 107 km di fognature, 65 km di condutture per il gas metano, 65 km di condutture posate per l'acqua, 181 km di cavidotti per le linee elettriche interrate e 218 km per le linee telefoniche interrate.

«La scelta di mantenere nel cuore della città tutti i principali servizi pubblici – conclude Mismetti -, investendo molto nella riqualificazione degli spazi, è stata premiata. Il nostro centro storico è vivo, ricco di opportunità, facilmente accessibile e vivibile con Ztl a fasce orarie e numerosi parcheggi dentro e fuori le mura. I residenti sono in aumento e il tessuto commerciale tiene bene, nonostante i problemi legati alla generale crisi economica».

Foligno è stato uno dei 28 Comuni italiani e l'unico umbro selezionato dal bando «Cento città», grazie al quale ha ottenuto 6,6 milioni di euro dal ministero per le Infrastrutture per innovativi progetti di riqualificazione urbanistica ed edilizia del territorio.

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