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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2014 alle ore 09:01.
L'ultima modifica è del 18 febbraio 2014 alle ore 09:04.

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Per il mercato dell'auto europeo il 2014 inizia all'insegna della ripresa: 967.778 immatricolazioni ed una crescita del 5,2%. «Una ripresa moderata - commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – ma ben impostata; e il terreno da recuperare non manca se si considera che il mercato dell'Unione europea ha chiuso il 2013 con 11.850.905 consegne, un livello fortemente depresso e bel lontano dagli standard antecrisi».

Le speranze sono anche legate al fatto che, a gennaio, solo Austra, Belgio, Olanda, Estonia e Cipro, tra i Paesi dell'Unione europea, hanno chiuso con il segno meno. Così come Norvegia e Svizzera tra i Paesi Efta (mentre l'Islanda è in crescita). «Tuttavia - prosegue Quagliano – anche se la crescita complessiva nei 28 Paesi dell'Ue è del 5,5%, la velocità resta diversa tra chi adotta l'euro, e che registra un incremento totale del 4%, e chi non utilizza la moneta unica che è premiato da un progresso complessivo del 9,7%».
I primi 5 mercati continentali vedono incrementi del 7,2% in Germania, del 7,6% in Gran Bretagna, dello 0,5% in Francia, del 3,2% in Italia (quarto mercato europeo occidentale) e del 7,6% in Spagna.

Del buon momento generale non ha approfittato Fiat-Fca che, a gennaio, ha consegnato poco più di 60mila vetture, con una flessione dell'1,8%, nonostante buoni andamenti in Francia, Gran Bretagna, Spagna, ma anche in Svizzera, Irlanda, Svezia e Romania. La quota del gruppo scende dal 6,6 al 6,2%. Crescono i marchi Lancia-Chrysler e Jeep, ma cede Fiat e, soprattutto, Alfa Romeo.
Vola, al contrario, il gruppo Volkswagen, con un incremento dell'8,2% delle immatricolazioni e con una quota che sale al 25,4% del mercato europeo.

Gennaio positivo anche per le francesi, con un progresso del 6,9% per Psa e del 13% per Renault. Bene anche la Ford (+8,8%) mentre frena Gm (-5,4% e la quota che scende al 6,8%). Dietro Fiat-Fca cresce Bmw, ma solo dell'1,2% e la quota scende al 6% mentre fa peggio Daimler che incassa una flessione dello 0,3% (per il calo di Smart). Per le asiatiche, gennaio è caratterizzato da un andamento altalenante. E se Toyota è in progresso del 15,6%, calano le consegne di Nissan e Hyundai. Crescono Kia, Mazda, Suzuki e Mitsubishi, frenano Volvo, Jaguar Land Rover e Honda.

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