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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2014 alle ore 11:33.
L'ultima modifica è del 19 febbraio 2014 alle ore 11:38.

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Leonida Miglio e Hans von Kaenel per gli studi che aprono nuove frontiere industriali nell'era del silicio, Francesco Lo Coco per la ricerca sui farmaci in grado di curare la leucemia acuta promielocitica senza chemioterapia, Fabio Sciarrino per l'analisi delle tecnologie fotoniche per l'informazione quantistica. Sono i vincitori della XIVª edizione del Premio Sapio per la Ricerca Italiana, che hanno ricevuto il riconoscimento, corredato da un premio in denaro, nel corso della cerimonia di premiazione presso il Senato della Repubblica.

Il Premio Sapio per la Ricerca italiana è un'iniziativa scientifica promossa dal Gruppo Sapio, azienda con sede a Monza che dal 1999 si pone l'obiettivo di incentivare la ricerca premiando studiosi, docenti e ricercatori che costituiscono l'eccellenza del Paese, promuovendo l'innovazione, la circolazione di idee, la discussione scientifica e la conoscenza di nuove tecnologie secondo un modello che valorizzi la concertazione tra pubblico e privato. Un riconoscimento ai ricercatori che, nonostante le difficoltà, hanno scelto di rimanere in Italia per fare grande la ricerca del loro Paese.

Nelle tredici passate edizioni, sono state organizzate 74 giornate di studio su differenti aree tematiche e assegnati premi a 55 ricercatori che hanno svolto il loro lavoro in Italia.
Nel corso della cerimonia, il Premio Sapio è stato assegnato alle ricerche più meritevoli tra le 167 candidate nella XIVª edizione, suddivise nelle tre sezioni: "Industria", rivolta agli studiosi impegnati nella ricerca applicata (28 candidature); "Salute", per i ricercatori attivi nell'ambito di sanità, biotecnologie, salute e sociale (57 candidature); "Junior", per chi ha meno di 36 anni e si è contraddistinto per attività di ricerca nel nostro Paese (82 candidature).

I lavori sono stati valutati dall'Accademia del Premio, i cui membri sono Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, Marcello Fontanesi, già Rettore della Bicocca, Bruno Murari, già direttore Ricerca e sviluppo di St Microelectronics e il giornalista scientifico Girolamo Mangano.

I riconoscimenti sono stati conferiti dai vertici di Gruppo Sapio. Per la categoria "Industria" hanno ritirato il premio il professor Leonida Miglio, residente a Como, ordinario di Fisica della materia all'Università di Milano Bicocca e fondatore del Centro Interuniversitario L-NESS con il Politecnico di Milano, e Hans von Kaenel, professore del Laboratorio di Fisica dello stato solido al Politecnico Federale di Zurigo, per il loro lavoro di ricerca (brevettata) che ha ottenuto la copertina della rivista "Science".

Miglio e von Kaenel hanno ideato un processo per semiconduttori molto leggeri, in grado di rendere perfette e omogenee le microstrutture per produrre dispositivi dalle prestazioni eccezionali, come rivelatori di immagine X per medicali, celle solari di nuova generazione, sofisticati chips per applicazioni spaziali.

Nella categoria "Salute" ha ottenuto il riconoscimento il prof. Francesco Lo Coco (nella foto), nato a Palermo e residente a Roma, ordinario di Ematologia all'Università Tor Vergata di Roma e Presidente del Consiglio scientifico dell'Associazione italiana contro le leucemie (Ail), per la sua ricerca approfondita e già terapeuticamente attiva su farmaci mirati per la cura della leucemia acuta promielocitica senza chemioterapia. Si tratta di sostituire debilitanti trattamenti chemio con una formula (acido retinoico e triossido di arsenico) che non uccide le cellule tumorali, ma che è capace di riprogrammarle. I risultati su centinaia di pazienti permettono di parlare di un salto nelle terapie e sono stati sottolineati dalla rivista medica "New England Journal of Medicine".

Nella categoria "Junior" è stato infine premiato Fabio Sciarrino, napoletano, ricercatore all'Università di Roma La Sapienza, per la ricerca "Tecnologie fotoniche per l'informazione quantistica", che ha indagato questa nuova frontiera tecnologica nell'informazione quantistica (nata dalla fusione della teoria dell'informazione classica e della fisica quantistica) in grado, nel prossimo futuro, di manipolare, conservare e trasmettere informazioni con modalità oggi impossibili.

«Bisogna essere consapevoli che senza ricerca non ci possono essere sviluppo e competitività - ha commentato il Presidente di Gruppo Sapio, Alberto Dossi -. Quest'anno al Premio Sapio hanno partecipato 167 ricerche, di cui 82 nella categoria junior: è la migliore risposta che i giovani ricercatori potessero dare al Paese, all'immobilismo del sistema politico, a cui ribattono con slancio, dinamismo e culto della qualità».

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