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Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2014 alle ore 12:06.

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L'Umbria fucina di idee innovative nel campo della Digital energy. Si conclude domani (giovedì 20 febbraio, ndr) il percorso nazionale promosso da Legambiente, Gse, Dpixel - società di consulenza specializzata nel venture capital tecnologico - e Sviluppumbria che su 15 start up finaliste, vede la metà delle idee provenire dall'Umbria. L'obiettivo di questo percorso, partito a novembre scorso con il tour Barcamper - programma itinerante che ha attraversato tutta la Penisola -, è stato quello di scovare in giro per l'Italia idee e progetti su smart greed ed efficienza energetica. L'ultimo step, la finale del talent scout Techgarage – volto a valorizzare il talento imprenditoriale e l'innovazione promuovendo la conversione di idee e tecnologie in start up di successo - si terrà a Terni presso il Caos, Centro arti e opificio.

Qui, le 15 start up finaliste, presenteranno i propri progetti ad una platea di imprenditori, venture capitalist, operatori di istituti finanziari e di fondi di seed, amministratori pubblici e docenti universitari.
"Lo scopo del Techgarage - spiega Franco Gonella, partner Dpixel - è quello di favorire l'incontro fra startupper, imprenditori e finanziatori, non solo in eventi fisici, ma in un network continuo di relazioni con la comunità italiana che crede nell'innovazione. Grazie a edizioni passate del Techgarage, start-up tecnologiche hanno potuto entrare in contatto con finanziatori che poi hanno sostenuto i progetti con importi anche superiori ai centomila euro".

Quest'ultimo passaggio pubblico del progetto è quindi l'inizio della vera avventura imprenditoriale dei partecipanti, che li porterà nei prossimi mesi a sottoporre le proprie idee a chi le finanzia. Ciascuno proseguirà la strada secondo le proprie logiche e i propri tempi. Fra i primi contatti, la due diligence e la firma del contratto passeranno almeno 3-9 mesi. I primi frutti di questo Techgarage si vedranno quindi dopo l'estate.
"Dpixel – conclude Gonella – a questo punto si aspetta di aver preparato i team a gestire in maniera professionale la relazione con un investitore professionale, per poterlo meglio convincere che l'idea è vincente".

Il progetto Digital energy ha avuto fra i destinatari ricercatori universitari, piccole e medie aziende che si muovono nel campo dell'innovazione. "La rivoluzione in corso in campo energetico – spiega Mauro Agostini, dg Sviluppumbria - avrà una nuova frontiera nell'integrazione tra informatica, nuove tecnologie rinnovabili ed efficienti, gestioni delle reti, grazie anche all'apporto di idee umbre". Queste le idee umbre in gara: Misura per conoscere (sistema hardware e software per la misurazione dei consumi domestici), Kubicapp (format per la gestione dei consumi e dei costi abbinata ad una applicazione mobile), Smart island (sistemi di energy storage intelligenti e integrati), Wisepower (startup dedicata alla progettazione, prototipazione ed industrializzazione di un generatore energetico per dispositivi mobili), Comingrid (modello di gestione dell'energia basato sull'isolamento di piccole porzioni della rete elettrica già esistente), Lidivido (strumenti di comunicazione integrata e servizi di informazione volti alla sensibilizzazione alla raccolta differenziata).

"Il futuro dell'energia è nella generazione distribuita – spiega il vicepresidente Legambiente, Edoardo Zanchini -, ma per rendere possibile la gestione di un modello più efficiente e moderno di quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, abbiamo bisogno di ricerca e di nuove idee".

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