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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2014 alle ore 10:37.

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Cadriano (Bologna) – Nulla da fare. I Si.Cobas sono pronti a riprendere la protesta davanti ai cancelli di Granarolo, la coop del latte di Cadriano, nel Bolognese, da mesi ostaggio della mobilitazione dei facchini licenziati da Ctl, una delle cooperative che fanno parte del consorzio della logistica Sgb. La trattativa davanti al prefetto del capoluogo emiliano, Ennio Mario Sodano, è andata a monte. Per il sindacato autonomo sono troppo generiche le proposte avanzate da Legacoop per il riassorbimento dei facchini. E si prepara allo sciopero nazionale indetto per dopodomani, 28 febbraio, minacciando un nuovo blocco dei camion davanti alla sede di Granarolo. Blocco che peraltro, almeno per ora, resta solo un avvertimento. Tanto che sia il prefetto sia Legacoop pensano che si tratti di un manovra tattica e che il negoziato possa anche riprendere nei giorni successivi alla mobilitazione nazionale.

La centrale cooperativa, rappresentata al tavolo di confronto dal responsabile della logistica Tiziano Tassoni, ha messo sul tavolo un pacchetto di possibili soluzioni, scaglionate fino alla fine dell'anno, per il riassorbimento dei 41 facchini rimasti senza lavoro. Di questi 27 erano in forza alla Ctl, altri 14 operavano all'Interporto di Bologna. La proposta, grazie anche alla disponibilità delle imprese della galassia Legacoop, prevede per una parte dei facchini il riassorbimento in altre cooperative ma anche un piano di incentivi all'esodo oltre all'inserimento in altre imprese con mansioni differenti.

Si è fatta avanti anche la multiutility Hera, pronta ad inserire nei propri bandi una clausola che premia con un punteggio superiore le aziende che si impegnano ad assumere 5 facchini. Ma la proposta è stata rifiutata. I Si.Cobas chiedono l'assunzione entro l'inizio di luglio di tutti i 41 facchini, l'istituzione di un tavolo tecnico con Legacoop per il perfezionamento del piano di riassunzione e il ritiro di tutte le denunce nei confronti dei facchini e dei delegati sindacali protagonisti della protesta.

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