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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2014 alle ore 06:43.

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La commissione pagata per l'utilizzo del PagoBancomat sotto la lente dell'Antitrust. L'Autorità ha deciso di avviare un'istruttoria per verificare se la commissione interbancaria introdotta dal Consorzio Bancomat per il pagamento di ogni bolletta o fattura commerciale effettuata con la carta PagoBancomat costituisca un'intesa restrittiva della concorrenza.
La decisione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, presa nella riunione del 19 febbraio, ha l'obiettivo di verificare se esista «un'intesa restrittiva della concorrenza tale da limitare la competizione tra le banche a svantaggio degli esercenti e dei consumatori finali».
«È una buona notizia – hanno osservato i consumatori del Codacons – Le banche italiane sono le più care d'Europa e gli italiani pagano più della media Ue per usare il bancomat e la carta di credito. Inoltre per gestire il conto corrente pagano uno spread maggiore sul mutuo e pagano più interessi passivi degli altri».
Al consorzio Bancomat, aderiscono, oltre all'Abi, le banche, gli intermediari finanziari, gli istituti di pagamento e gli altri soggetti autorizzati dalle leggi nazionali ed europee ad operare nel l'area dei servizi di pagamento in Italia e nell'Unione Europea: si tratta, attualmente, di 594 soggetti tra cui banche, società capogruppo di gruppi bancari, nonché dei più importanti operatori non bancari nazionali attivi nella fornitura di servizi di pagamento, tra cui Poste.
Ma di che si tratta in dettaglio? La nuova commissione interbancaria, applicata dal 3 gennaio 2014 nella misura di 0,10 euro, è relativa al pagamento con carta di debito PagoBancomat di bollette ed altre fatture commerciali effettuato presso un esercente incaricato della riscossione dal creditore/beneficiario che ha emesso il bollettino/fattura.
La nuova commissione interbancaria rappresenta il corrispettivo versato tra le banche e gli altri operatori non bancari attivi nei servizi di pagamento all'interno del circuito PagoBancomat: il cosiddetto acquirer, vale a dire la banca o l'operatore convenzionato con il soggetto creditore (chi emette la bolletta), per ogni operazione effettuata con carta PagoBancomat paga la commissione all'operatore del circuito che ha emesso la carta (il cosiddetto issuer) utilizzata dal debitore.
Questa commissione rappresenta, alla fine, un costo per gli acquirer e un incasso per gli issuer. Essendo una commissione uniforme e dunque una soglia di costo minima potrebbe impedire politiche commerciali concorrenziali nell'offerta del servizio nei confronti degli esercenti e dei consumatori finali. Per il Codacons «le spese obbligate peggiorano la condizione delle famiglie già in difficoltà e riducono anche la competitività delle nostre imprese rispetto agli altri paesi».
Infine, il procedimento avviato dall'Antitrust deve concludersi entro il 19 febbraio 2015.
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