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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2014 alle ore 16:46.
L'ultima modifica è del 28 febbraio 2014 alle ore 16:50.

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Torna d'attualità il progetto di fusione tra Atm (la società dei trasporti pubblici milanesi controllata al 100% dal Comune di Milano) e Trenord, la compagnia per il trasporto ferroviario regionale controllata da Trenitalia e Ferrovie Nord Milano (Regione Lombardia). A rilanciare la maxi-aggregazione nel settore del trasporto pubblico locale è l'amministratore delegato Mauro Moretti.
Il numero uno delle Fs è a Milano per la presentazione, alla Stazione Centrale, del nuovo Vivalto di Trenord, primo dei 63 nuovi treni acquistati per i pendolari lombardi grazie a un investimento di 527 milioni da parte di Regione Lombardia, Trenitalia, gruppo Fnm e Trenord.

La fusione Atm-Trenord
«Siamo interessati alla fusione tra Atm e Trenord» ammette Moretti. «Pensiamo - spiega - che nelle grandi città un'operazione industriale con Fs che abbia una dimensione anche economica e finanziaria di grande robustezza sia una garanzia per lo sviluppo del servizio dei trasporti». A chi gli faceva notare le perplessità del Comune a causa della differenza di utili tra le due aziende, Moretti replica che «il problema non sono gli utili, ma capire a parità di risorse qual è la quantità e la qualità del servizio che si vuole offrire». A fronte delle perplessità dell'amministrazione comunale, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, aggiunge che se l'operazione non farà passi avanti entro un paio di mesi, se dal Comune di Milano non arriverà una risposta positiva, verrà accantonata.

Il nuovo Vivalto
Il Vivalto presentato alla Stazione Centrale di Milano è il primo di una serie di cinque, messi a disposizione da Trenitalia, che entreranno in servizio in Lombardia entro il prossimo giugno. L'intera commessa di 63 nuovi treni sarà completata nei prossimi 24 mesi. Si tratta complessivamente di 302 carrozze per complessivi 21.600 nuovi posti a sedere. Con l'entrata in esercizio dei nuovi treni nei prossimi due anni, il servizio ferroviario lombardo cambierà volto e la flotta avrà un'età media di 20 anni (era di 28 anni nel 2008).
Il treno entrerà ufficialmente in esercizio sulla tratta Mantova-Cremona-Milano entro metà marzo. I 63 nuovi convogli saranno distribuiti sull'intero territorio regionale, venendo incontro alle richieste dei territori e tenendo conto delle esigenze delle diverse linee. Dopo la Mantova-Cremona-Milano, entro poche settimane, i Vivalto entreranno in servizio anche sulla Bergamo-Milano via Treviglio e sulla Brescia-Milano.
Il treno è accessibile alle persone con disabilità ed è dotato di 724 posti a sedere.

Fornitori in ritardo
C'è spazio anche per una polemica sui tempi di consegne dei nuovi treni per i pendolari, costruiti da AnsaldoBreda. Secondo Moretti i fornitori sarebbero in ritardo sulla consegna dei 500 treni modello Vivalto. «Non sono arrabbiato – dice - ma è uno stimolo alle imprese costruttrici a fare presto a produrre i materiale che abbiamo ordinato. Come gruppo abbiamo messo sul piatto delle imprese costruttrici per il trasporto locale già 2,2 miliardi, le imprese devono rispondere a questa cosa», chiarisce Moretti. «È strabiliante – aggiunge – che con questa domanda il settore ogni tanto dica di essere in crisi».
Dal canto suo l'amministratore delegato di AnsaldoBreda, Maurizio Manfellotto, presente insieme a Moretti alla consegna del primo convoglio a Trenord, ribatte che la produzione è arrivata a quota 200 treni su 500. «Credo che Moretti non sia arrabbiato, siamo a programma» afferma Manfellotto.

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