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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2014 alle ore 18:24.

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Il mercato italiano dell'auto mostra timidissimi segnali di ripresa, pur rimanendo al fondo delle classifiche dei principali Paesi. Ed allora, per aiutarlo a crescere arriva immancabile l'aumento delle accise sulla benzina. Il decimo ritocco, ovviamente all'insù, negli ultimi 5 anni, denuncia il Codacons. Un incremento - precisano alla Cgia di Mestre - di 0,29 centesimi al litro, perché oltre all'incremento di 0,24 centesimi per l'aumento delle accise, si deve aggiungere l'Iva calcolata sull'aumento, ossia 0,05 centesimi.

E se gli incrementi non vanno proprio nella direzione delle promesse riduzioni delle tasse, permettono perlomeno di conquistare il primato per la più alta tassazione europea. Secondo la Cgia, infatti, su un prezzo medio alla pompa di 1,721 euro per un litro di benzina, «pagheremo 1,041 euro tra accise ed Iva, un importo che è pari al 60,5% del prezzo alla pompa: nessuno, in Europa, può contare su un'incidenza del fisco così elevata». La media dell'Unione europea si ferma al 46,3%. Va un po' meglio per il gasolio, con un'incidenza del fisco italiano pari al 55,8% sul prezzo alla pompa. E se la media dell'Ue è del 47,9%, non possiamo però vantare il primato poiché Croazia (60,6%), Gran Bretagna (57,5%) e Svezia (57,3%) ci precedono nella classifica.

Ovviamente l'ulteriore aumento non favorirà la ripresa del mercato dell'auto. Ma le ricadute negative non si fermano qui. Per Coldiretti la maggior spesa per un pieno ridurrà le risorse a disposizione delle famiglie per fare altri acquisti. E questo dopo le continue riduzioni della spesa media famigliare. Ma aumenteranno anche i costi per le imprese di autotrasporto, con inevitabili ricadute sui prezzi al dettaglio dei prodotti per i quali il trasporto ha un'incidenza maggiore.

Ed Antonello Marzolla, segretario degli agenti di commercio dell'Usarci, sottolinea come tutto il settore, caratterizzato da continui spostamenti in auto, sarà penalizzato dall'incremento dei prezzi della benzina e del gasolio. La situazione, inoltre, potrebbe peggiorare con l'aggravarsi delle crisi internazionali a partire da quella dell'Ucraina. Perché ogni tensione genera aumenti del prezzo del petrolio e Coldiretti ipotizza aumenti sino a 50 centesimi, nei prossimi giorni, per il brezzo dei carburanti alla pompa.

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