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Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2014 alle ore 13:20.

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Gli asciugamani del Jumeirah, il celeberrimo albergo a vela di Dubai, arrivano direttamente da Merone, comune di 3.500 anime in provincia di Como. È qui che ha sede l'Industria Tessile Gastaldi & C., una spa attiva da 120 anni, specializzata nella produzione di biancheria per il segmento Horeca.


Un'azienda familiare con 70 dipendenti e un fatturato che si aggira intorno ai 13 milioni, per il 40% determinato dall'export. Ed export per la Gastaldi, da ormai sette anni a questa parte, significa in maniera sempre più consistente Emirati Arabi: «Ci siamo arrivati quasi per caso – racconta l'amministratore Marco Gastaldi – ma abbiamo compreso subito che si trattava di un mercato parecchio promettente. I fatti ci stanno dando ragione».

La Gastaldi produce manufatti di alta qualità, di quelli atti a soddisfare la domanda degli esercizi turistici di fascia alta. Fino a qualche anno fa, gli interlocutori principali erano le grandi catene alberghiere americane e proprio per seguire gli investimenti di queste ultime la Gastaldi si ritrova a Dubai. «La prima commessa – continua l'imprenditore lombardo – è stata l'Armani Hotel, esperienza che ci ha aperto un mondo, convincendoci sempre di più a puntare su quelle latitudini». Il business della Gastaldi segue infatti quello del turismo «e in questo particolare momento storico – prosegue l'amministratore – gli emiri sono i principali investitori del settore».

Le lenzuola Made in Merone, attraverso la porta di Dubai e di altre piazze strategiche, si sono così ritrovate anche ad Abu Dhabi e in Qatar. Curiosissima la vicenda che li ha portati qui: Gastaldi rifornisce il Brown's Hotel di Londra del gruppo Roccoforte. Noura Al Thani, sorella del sultano del Qatar, particolarmente colpita dalla qualità del prodotto sceglie l'azienda italiana per la fornitura dei propri palazzi. «Gli imprenditori turistici di quest'area – continua Gastaldi – investono anche all'estero: seguirli ci consente di sbarcare anche su mercati come Grecia e Corea del Sud».

A Dubai c'è per esempio l'headquarter del gruppo Nikki Beach che ha scelto l'azienda comasca come fornitore ufficiale: arriverà da Merone la fornitura del nuovo hotel di Porto Heli, in Grecia. Grazie alla presenza negli Emirati, Gastaldi da qui agli anni a venire stima una crescita di fatturato a doppia cifra. Ma si lavora meglio con partner arabi o qui? Gastaldi non ha dubbi: «Ci sono due vantaggi a trattare con gli emiri. Innanzitutto pagano in anticipo, mentre qui nella migliore delle ipotesi devi aspettare sessanta giorni. Quindi hanno una fedeltà ai fornitori pressoché sconosciuta da noi. Affacciarsi su realtà economiche emergenti come Dubai e Abu Dhabi rappresenta insomma un'opportunità di crescita importante per realtà imprenditoriali come la nostra. Economica e non solo».

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