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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2014 alle ore 08:10.
L'ultima modifica è del 05 marzo 2014 alle ore 10:06.

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Ora i giocatori in campo ci sono tutti. O quasi, visto che aleggia il possibile sbarco di Netflix come di Amazon. Ma da ieri, con l'offerta messa in campo da Sky, la partita dell'offerta tv in streaming in Italia ha avuto senza dubbio il suo calcio d'inizio.

Da qui in avanti il match non potrà che entrare nel vivo essendo ormai in campo Mediaset con Infinity (partito l'11 dicembre e che da poco ha aggiunto l'offerta cartoon alla sua library a disposizione con sottoscrizioni di 9,99 euro al mese e titoli premium a pagamento); altri player come Chili (titoli à la carte) oppure Cubovision di Telecom (in abbonamento) e, da ieri, "Sky Online", nome del servizio Ott di cui finora si è parlato chiamandolo "River".

Per il momento su skyonline.it sarà possibile preregistrarsi per usufruire di un periodo di prova e decidere poi, fra un paio di settimane con l'avvio del servizio vero e proprio, se continuare a utilizzare Sky Online. Cosa che potrà avvenire attraverso Smart tv (per ora di Samsung); Pc e Mac; Ipad e tablet Samsung; Playstation 3 e 4 e, entro l'estate, Xbox 360 e Xbox One. Alla base c'è una sottoscrizione mensile il cui quantum non è stato svelato dalla Tv del gruppo di Rupert Murdoch. Indiscrezioni indicano comunque un range fra i 10 e i 20 euro al mese per scegliere fra due pacchetti: quello cinema e quello delle serie tv. Nel primo caso l'offerta prevede gli otto canali Cinema Sky più una serie di titoli on demand compresi nel prezzo. Nel secondo, le serie trasmesse dai canali Fox più alcune on demand, sempre comprese nel prezzo. Solo avendo sottoscritto almeno un pacchetto si potranno anche seguire i Tg24 di Sky. La sottoscrizione non sarà invece necessaria per vedere singoli eventi sportivi. Sarà sufficiente registrarsi, per poi pagare volta per volta. Il menu comprende Champions League, Europa League, i prossimi Mondiali di calcio, Moto Gp, Formula uno. Non le partire di Eerie A e B perché lo sfruttamento dei diritti tv non contempla questa tipologia di offerta. Se ne parlerà di certo al prossimo round per l'aggiudicazione dei diritti televisivi per la Serie A.

Di certo, Sky ha voluto così fissare un presidio in questo mercato tutto da scoprire investendo, e a maggior ragione verrebbe da dire, dopo un 2013 in cui per la prima volta i conti in Italia hanno girato in rosso per 48 milioni (pur senza perdere abbonati). La novità, rispetto alla concorrenza, è che Sky Italia mette sul piatto di più rispetto alla sola offerta di film a catalogo, puntando a sfruttare al massimo il suo sistema. Dall'altra parte potrebbe venire il dubbio sulla possibile cannibalizzazione degli abbonati tradizionali, allettati da un prezzo inferiore.

Dalle parti di Sky, però, non la pensano così. Innanzitutto perché la somma dei prezzi potrebbe non essere così bassa da invogliare. Poi perché sul piatto c'è tutto un ecosistema fatto di My Sky, Sky Go, HD e altro. «Sky Online è un servizio pensato per intercettare la domanda di un pubblico completamente nuovo: giovane, tecnicamente evoluto, che utilizza la rete come principale modalità di accesso al proprio intrattenimento», spiega Riccardo Balestiero, head of Ott & New media di Sky.

Insomma, un qualcosa che dovrebbe aggiungere nuovi clienti, nativi digitali, che magari non vogliono installare la parabola e vogliono scegliere volta per volta cosa vedere. Anche la cadenza mensile dell'abbonamento è stata pensata per attirare clienti che non amano matrimoni a lungo termine con le pay tv.

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