Nord e Sud, precari e garantiti, giovani e anziani: ecco le Italie del lavoro che Renzi non può ignorare
Due, tre, molte Italie. Su prospettive, fiducia nel futuro e soluzioni per creare occupazione nello Stivale prevale un quadro complessivamente negativo, segnato da profonde fratture rispetto all'età, alla condizione contrattuale e all'area di residenza. Ne danno conto, nitidamente, le elaborazioni della divisione Public Affairs di GPF sulla base dei dati rilevati dal Monitor 3SC, programma di ricerca che da 30 anni interpreta le trasformazioni sociali e di consumo della società italiana. Si tratta di un ulteriore allarme su una situazione di grave disagio, ma anche di spunti utili per i prossimi tentativi di trasformazione del mondo del lavoro in Italia. A partire dal Jobs Act, annunciato per la prossima settimana dal neo presidente del Consiglio Matteo Renzi.
di Alberto Annicchiarico e Marco Cacciotto
2. Verso il Jobs Act / Scontro fra generazioni al Centro e al Sud
La scomposizione delle precedenti variabili per le quattro macro aree geografiche ci mostra una realtà ancora più frastagliata. Il Nord Ovest è l'unica delle quattro aree dove sia i più giovani che i meno giovani percepiscono in maggioranza una certa stabilità. Al Nord Est, invece, entrambe le fasce di età non riescono a raggiungere il 50 per cento. Su Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia incide probabilmente la rapida crisi di un modello economico che aveva avuto una grande crescita ed espansione negli anni Novanta.
Tuttavia in entrambi i casi, al Nord si possono notare differenze minime (o comunque non sbilanciate) tra under e over 45. È nel Centro, nel Sud e nelle Isole che la situazione mostra nette differenze generazionali. In entrambe le macro regioni il divario tra più giovani e meno giovani diventa abissale. I primi – gli under 45 - in entrambi i casi, non raggiungono il 40 per cento. I secondi – gli over 45 – in entrambi i casi superano sensibilmente il 60%, percependo una vita perfino più tranquilla e stabile (anche se la percentuale resta non altissima) dei loro coetanei del Nord.
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