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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2014 alle ore 16:38.

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«È già pronto un milione di euro, si può partire subito per creare occupazione vera». Andrea Corsaro, sindaco di Vercelli, è soddisfatto per il risultato ottenuto dal progetto "Fabbrica Vercelli", messo a punto con il contributo della Fondazione della locale Cassa di risparmio, di Confindustria Vercelli Valsesia, delle associazioni di commercianti ed artigiani.

I soldi saranno destinati all'inserimento di 152 apprendisti ed all'assunzione a tempo pieno determinato o indeterminato di 86 disoccupati. Un contributo importante per una realtà alle prese con un tasso di disoccupazione del 12% a fronte del 10,6% del Piemonte, e con la disoccupazione giovanile al 46,2% (40,2% nella regione). Corsaro sottolinea come altre iniziative abbiano già garantito risultati soddisfacenti, con l'insediamento di alcune aziende, anche di dimensioni considerevoli, nelle aree industriali cedute a prezzi estremamente bassi.

Questa volta, invece, si è andati direttamente in azienda per fornire incentivi di diverso tipo. In particolare sono previsti contributi a fondo perduto di 5mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato o determinato ma con almeno 12 mesi, per disoccupati con meno di 45 anni. Una misura che consentirà l'inserimento di 54 persone.
Altre 32 incentivi, sempre a fondo perduto ma di 10mila euro per ogni inserimento, permetteranno l'assunzione di 32 disoccupati con un'età superiore ai 45 anni.
Il numero di incentivi concessi ad ogni azienda sarà legato alle dimensioni dell'impresa. Sino a 5 dipendenti potrà richiedere un solo incentivo per l'assunzione mentre le aziende con più di 21 addetti potranno arrivare ad un massimo di 8 assunzioni incentivate. Il bando è già partito ed il progetto durerà per l'intero anno.

Quanto ai tirocinii per i giovani, i primi inserimenti sono partiti lo scorso novembre. La differenza, rispetto agli incentivi per le aziende, è che in questo caso i soldi (circa 500 euro al mese) vengono consegnati direttamente ai giovani lavorativi che saranno impegnati per tre mesi. È possibile un prolungamento di altri 3 mesi ma solo nel caso in cui l'azienda si impegni a garantire al tirocinante altri sei mesi di occupazione per arrivare ad un periodo complessivo di formazione di un anno. Ovviamente l'azienda non ha alcun impedimento nell'integrare la borsa lavoro del giovane con un contributo che, in alcune aziende più strutturate, viene concesso abitualmente.

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