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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2014 alle ore 12:52.
L'ultima modifica è del 24 marzo 2014 alle ore 12:54.

Si chiama Cento80, perché è un lavabo rotante (di 180 gradi, appunto) che si muove e si adatta a ogni utilizzatore: il bambino, l'anziano, persone con problemi motori temporanei o duraturi. È il vincitore della nuova edizione di "Libero accesso", il concorso ideato dalla Confartigianato di Vicenza che punta a sostenere la realizzazione di prodotti innovativi e inclusivi, secondo la filosofia del design for all, ovvero per tutti. Capacità progettuali dei designer, conoscenze tecniche dell'imprenditore e consigli di coloro che saranno gli utilizzatori finali, in questo modo, portano a ideare oggetti che aprono nuovi potenziali mercati e facilitano l'inclusione sociale nel loro essere fruibili senza limitazioni.
Negli anni scorsi da questo laboratorio di innovazione sono nati l'etichetta a lettura facilitata (vincitrice nel 2010), la cucina Sottosopra (menzione 2011) ora in commercio e la libreria Conyisland (vincitrice 2012), realizzata dalla Estel di Vicenza.
Il lavabo che ruota è stato realizzato dalla Gioli arreda di Barbarano Vicentino su un progetto guidato da Liliana Dal Toso e con la consulenza di Lucio Vicentini (H81 Insieme Vicenza Onlus): muovendolo attorno a un asse verticale, si ottiene l'altezza giusta per ogni utilizzatore e ogni esigenza, ma con un aspetto estetico gradevole, adatto a essere inserito in ambienti domestici o pubblici.
Fra le menzioni speciali di questa edizione c'è anche "Armhando" (imprese partecipanti: Arredolegno di Malo e Verlata Lavoro Coop. Soc. di Villaverla), l'armadio della capienza di un "quattro stagioni" in cui sono le cose ad abbassarsi, non le persone ad alzarsi. Il sistema prevede dei cestelli in tessuto che si muovono come gli archivi verticali negli uffici, ma in questo caso con la sola pressione della mano, senza meccanismi elettrici, utilizzando come cinghia di trasmissione una fettuccia in canapa e un ingranaggio in legno.
È invece dedicato a quanti devono quotidianamente assumere farmaci, con tempistiche e dosaggi da ricordare, il dispenser "Falcon" (impresa Baby Plast di Armando Cariolato, Monte di Malo): una serie di caricatori porta-pillole, all'ora stabilita, vibra o suona, mentre a fine giornata viene riposto nella base di ricarica e programmazione dati. E c'è anche "Zip Fly" (impresa Giovanni Lanfranchi Spa di Palazzolo sull'Oglio, proprietaria del marchio "Lampo"), la cerniera ad avvio e scorrimento semplificato: il meccanismo è lo stesso, ma i movimenti sono facilitati da due alette di forma ergonomica che permettono l'avvicinamento dei lembi sia col pollice sia con le altre dita, e di una superficie sagomata per una presa più facile e sicura.
Le innovazioni in cantiere sono state protagoniste, lo scorso settembre, di una vera e asta "di idee". È accaduto a Thiene, nella sede dell'azienda Miriade, dove ha fatto tappa il progetto Libero Accesso: dopo aver messo a fuoco i "nuovi bisogni" su cui lavorare e aver individuati i designer disposti a elaborare idee per nuovi prodotti "accessibili", la novità dell'edizione 2013 è stata il coinvolgimento degli imprenditori interessati. Ogni impresa che si è aggiudicata un progetto ha messo a disposizione le proprie strutture e know how, ottenendo otto mesi di esclusiva per avviare la produzione e commercializzazione.
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