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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2014 alle ore 06:37.

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MILANO.
«Quando si è illuminata la mappa delle 65 sedi Ice nel mondo la prima cosa che ho notato è che non ce n'è nessuna sulla west cost». Tradotto, la terra promessa di ogni start-up, la California. E poi: «Perché non organizzare un road show di start-up italiane innovative sulle principali piazze che contano (per gli investitori)?». Alessandro Mauri, 27 anni, ingegnere informatico laureato al Politecnico di Milano è il primo a varcare la soglia dell'incontro con l'Ice. Con "B10nix" – fondata 2 anni fa con altri due soci, età media 30 anni – ha da gennaio sul mercato il primo prodotto, un software in grado di fare interagire disabili a ridottissima capacità motoria con un pc. «Il nostro distributore è del Sud Italia – spiega Mauri –, ma lo abbiamo trovato per caso alla Rehacare di Dusseldorf, la più grossa fiera della riabilitazione e degli ausilii, in cui avevamo aperto un nostro piccolo banco. Invece, c'è bisogno di far circolare di più, meglio le idee e i prodotti e di fare incotrare in maniera mirata le aziende e gli investitori internazionali».
«Dal notaio all'apertura del conto corrente, sa quanto ci ho messo ad avviare la mia start-up? Tre mesi! E la sede è casa mia»: a Massimiliano d'Urso, ingegnere delle Tlc che assieme ad altri 4 colleghi ha fondato 1 anno fa la Smart Touch srlcr (a capitale ridotto) per fare applicazioni per pagamenti elettronici, è andata anche bene. «Nel 2012 – spiega d'Urso – abbiamo vinto un bando di Assolombarda per cui non abbiamo dovuto sostenere i costi di notaio e commercialista. Ma all'inizio è dura. Brevettare costa molto. Con le nostre forze non siamo riusciti a partecipare al Mobile World Congress di Barcellona. Io stesso mantengo un lavoro a tempo indeterminato. Se si ha una famiglia partire è dura».
«Rispetto alle aziende tradizionali che nascono in un Paese e poi devono esportare, noi nasciamo già senza confini», spiega uno dei soci di Xoonia, start-up milanese nata un anno fa, che produce applicazioni per gestire presentazioni e slideshow senza mouse, così come loghi interattivi: «Tramite Ice, l'anno scorso, abbiamo trovato un partner cinese. L'Ente deve fare proprio questo. Aiutarci a costruire partnership tecnologiche e commerciali con il resto del mondo».
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