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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2014 alle ore 16:30.

Da società sull'orlo del fallimento (2006) ad azienda capace di dare un contributo decisivo allo sviluppo del Paese, con l'ambizione di crescere anche in Europa. Una piccola e buona storia italiana che, in una fase di crisi come quella che stiamo vivendo, dovrebbe accendere una fiammella di speranza. Una storia «fatta di sfide, fatica e lavoro, di fatti, a volte nel silenzio da parte di una squadra forte, fatta dai ferrovieri, di cui sono portavoce pro tempore». È questa, in estrema sintesi, la descrizione che Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, fa del gruppo da lui diretto in occasione della presentazione del piano industriale 2014-2017.
Tra gli obiettivi strategici del piano Fs si segnalano: il consolidamento sul mercato italiano dell'Alta velocità ferroviaria; l'espansione nell'Alta velocità in Europa, con l'ingresso in nuovi mercati profittevoli grazie alla capacità disponibile a seguito dell'ingresso in esercizio della nuova flotta Av (i nuovi treni Frecciarossa 1000, sui binari a partire dal 2015, in coincidenza con l'Expo di Milano); il potenziamento dell'offerta nel trasporto locale; lo sviluppo in Europa anche nei settori della logistica e del trasporto merci.
Colpiscono in particolare i tre miliardi di investimenti destinati al trasporto pubblico locale.
Il servizio pendolari è da tempo bersaglio di roventi critiche da parte degli utenti, che lamentano di essere trascurati dal gruppo Fs, a vantaggio dei passeggeri dell'Alta velocità. Il piano Fs prevede la progressiva entrata in esercizio di 435 treni destinati al servizio regionale. Di questi, 200 sono treni nuovi di zecca (90 Vivalto, 70 treni elettrici e 40 treni diesel) e 235 sono invece il prodotto di una profonda operazione di rinnovamento su convoglio già esistenti. Il tutto sarà accompagnato da una maggiore integrazione ferro/gomma e da un'offerta mirata per le Regioni. «L'attenzione forte al trasporto locale costituisce uno dei pilastri del piano industriale delle Fs» assicura Moretti alla platea di analisti finanziari riuniti nell'auditorium dell'Assolombarda.
Il piano si caratterizza anche per una profonda rivisitazione dei modelli di business con una ancor più chiara specializzazione in servizi a mercato e servizi universali e della governance nel settore merci dove saranno costituite business unit, specializzate per Corridoi nazionali ed europei. In questo modo potranno essere offerti prodotti e servizi di qualità crescente e migliorare la redditività del relativo capitale investito. Previsto anche un forte sviluppo sui mercati esteri delle attività di trasporto, in particolare da parte delle controllate tedesche (Netinera e TX Logistik) e di quelle di ingegneria e certificazione (Italferr e Italcertifer).
Infine Trenitalia prevede di incrementare il collegamento tra Milano e Roma con nuove Freccerosse. La decisione deriva dalle stime su nuove quote di mercato provenienti dal trasporto aereo, dato che «Ryanair - spiega Moretti - il nostro primo competitor, è già uscito, EasyJet sta riducendo e stimiamo che lo faccia anche Alitalia». Quanto a Ntv, dopo aver precisato che «la competizione non è solo fra treno e treno, ma è anche intermodale», Moretti dice di prevedere che «non incrementeranno il servizio».
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