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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2014 alle ore 09:40.

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Una linea di produzione ItalfoodUna linea di produzione Italfood

Quindici assunzioni, con il consolidamento degli attuali 48 posti di lavoro destinati a diventare 63 entro il 2018; trasferimento della sede legale da Verona ad Ala; avvio di una nuova linea produttiva di tortellini che consentirà ulteriori sbocchi sul mercato europeo con un incremento atteso di fatturato pari a 5 milioni di euro l'anno nel prossimo quinquennio.
È l'accordo raggiunto fra Italfood, azienda specializzata nella produzione di pasta fresca fondata nel 1997, e Trentino Sviluppo, con la firma anche delle parti sindacali (Flai Cgil e Fai Cisl). Un'operazione di di leaseback che riguarda una porzione di circa 1.800 mq di spazi produttivi, oltre a un'area esterna di mille metri quadri, dello stabilimento che ad Ala è il cuore produttivo della società. L'immobile viene acquisito da Trentino Sviluppo a un valore di 1,3 milioni di euro; così viene messa a disposizione di Italfood - che si è impegnata a riacquistarlo entro 18 anni secondo un preciso piano di leasing - la liquidità necessaria da investire nello sviluppo dell'azienda.

In particolare, potrà essere messa a regime la nuova linea produttiva acquistata nel 2013, con un investimento di 700mila euro, mentre la società collegata Alagourmet sempre operante ad Ala, si dedicherà alla produzione di semilavorati e nuovi prodotti da inserire sul mercato europeo.
Ogni anno dallo stabilimento trentino escono circa 8mila tonnellate di spaghetti, tagliatelle, lasagne, ravioli e tortellini destinati alla grande distribuzione organizzata, sui cui scaffali arrivano con marchi propri ("Cascina d'Oro", "Primi in Cucina"), ma anche del committente (private label). Nel 2012 l'azienda, guidata dall'amministratore unico Arturo Madini, ha fatturato 13,8 milioni, in crescita, e si appresta a chiudere il 2013 sui 14,5 milioni. Nel compendio di Ala sono attualmente impiegate in prevalenza donne (27 su 48), età media 38 anni e per il 20% laureate o diplomate.

La propensione all'export è in decisa crescita: «L'accordo – ha sottolinea il vicepresidente della Provincia di Trento Alessandro Olivi – è in linea con la nuova impostazione che la Giunta provinciale si è data. Tramite Trentino Sviluppo supporteremo solo aziende sane e che investono, con piani credibili di crescita e che accettano di assumere impegni in termini di difesa e di incremento del patrimonio occupazionale».
E Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo, sottolinea prospettive e la solidità: «È un'azienda nella quale i titolari credono per primi. Una componente talvolta sottovalutata ma che fa la differenza».
Sia per Italfood (dove sono previste due assunzioni) che per la neocostituita Alagourmet (13 posti di lavoro entro il 2018 i livelli occupazionali dovranno essere mantenuti fino al 31 dicembre 2020, con una riduzione che non potrà eccedere il 5 per cento. Alagourmet si impegna ad applicare ai lavoratori le stesse condizioni economiche e normative-contrattuali vigenti per i lavoratori della Italfood, mentre le due aziende si impegnano ad aggiornare a cadenza annuale Provincia e sindacato sullo stato di avanzamento degli investimenti e sulla situazione occupazionale.

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