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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2014 alle ore 17:02.

Ferretti Yachts fa rotta sull'Asia e sull'area del Pacifico. Il gruppo romagnolo della nautica di lusso, dopo aver scongiurato la chiusura del quartiere generale di Forlì, grazie all'accordo con i sindacati, punta sempre di più sul lusso, per intercettare la domanda di imbarcazioni di altissima gamma che arriva dall'Asia e in particolare dalla Cina.
Con la partecipazione, in questi giorni, al China Rendez-Vouz di Sanya, uno dei più importanti appuntamenti internazionale nell'ambito del luxury, colloca i primi tasselli di un piano industriale che prevede il netto ridimensionamento del peso dell'Europa sul valore delle esportazioni. Oggi il vecchio continente assorbe circa il 50% della produzione destinata oltreconfine. L'obiettivo fissato dai vertici prevede, entro quattro anni, che i due terzi della produzione per la domanda estera siano targati America del Nord, America Latina, e Asia. Prospettiva che dovrebbe garantire al colosso della nautica di alta gamma (1.600 dipendenti dislocati nei sei cantieri italiani e in quello di Merritt Island, in Florida) di sganciarsi dallo storico mercato europeo, caratterizzato oggi dal crollo della richiesta di imbarcazioni di piccola e media stazza.
Nel gigante asiatico Ferretti debutta con il brand CRN, marchio che contraddistingue i megayacht di lusso. Come quello, da 68 metri, ora in lavorazione su ordinazione di un cliente cinese: la più grande imbarcazione mai prodotta per la Cina. "Ci presentiamo all'appuntamento per la quarta volta- spiega Ferruccio Rossi, amministratore delegato del gruppo - a dimostrazione dell'importanza strategica del mercato dell'Asia e del Pacifico nel percorso di crescita internazionale".
A Sanya l'azienda lancia tre nuovi modelli che sono il frutto di un adeguamento alle caratteristiche della domanda asiatica, che privilegia le funzioni di rappresentanza dei grandi yachts. Una svolta con la quale investe sempre di più sulla fascia più alta di mercato, per compensare le perdite sul mercato europeo che all'inizio dell'anno, con un passivo di 35 milioni, lo avevano portato a ingaggiare un braccio di ferro con i sindacati sulla chiusura dello stabilimento di Forlì. Le nuove rotte sono anche la diretta conseguenza dell'ingresso, ormai un anno e mezzo fa, del colosso cinese Shig-Weichai, che ha acquisito il controllo del gruppo con una quota del 75% delle azioni e una ricapitalizzazione di 100 milioni di euro. Con il brand CRN Ferretti tenta di conquistare quote di mercato con megayacht in acciaio e alluminio di lunghezza compresa tra i 40 e i 90 metri.
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