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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2014 alle ore 06:37.

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TORINO
Tutto rinviato al 17 aprile per il rinnovo del contratto di Fiat e Cnh Industrial. Ma il tavolo di trattativa di ieri, a Torino, non è stato inutile. Ed aumentano le possibilità di arrivare ad un accordo prima del 6 maggio quando, da Detroit, l'amministratore delegato Sergio Marchionne illustrerà programmi e progetti.
Il nodo era legato agli aumenti, richiesti dal sindacato e negati da Fiat sia perché il mercato italiano ed europeo dell'auto rimane lontano da livelli soddisfacenti, sia per gli ingenti investimenti che Fiat-Fca si appresta a effettuare negli stabilimenti italiani sia, infine, perché il potere d'acquisto non è calato – secondo il Lingotto – visto che l'inflazione continua a rimanere ai livelli minimi. Mentre il sindacato chiede un aumento per recuperare quanto perso lo scorso anno ma anche per fronteggiare aumenti di tasse e tariffe. La soluzione che si sta delineando prevede che non ci siano aumenti strutturali sui minimi. Mentre il gruppo sarebbe disponibile a riconoscere degli aumenti legati a incrementi di produttività e di qualità.
«Il 17 aprile – assicura Ferdinando Uliano, segretario della Fim – entreremo nel concreto. Ma già adesso apprezziamo il passo avanti dell'azienda che ha mostrato un'apertura sugli aspetti economici. Per noi è importante che gli aumenti siano riconosciuti a tutti, non soltanto a qualche gruppo di lavoratori o ad uno stabilimento a discapito di un altro».
E anche Roberto Di Maulo, segretario della Fismic, è convinto che, dopo questa prima apertura, sia ormai arrivato il tempo di arrivare a una conclusione della trattativa. «Non c'è alcun senso di protrarla ulteriormente – afferma – e possiamo arrivare a un'intesa ben prima del 6 maggio». Dunque c'è attesa, come ha aggiunto Eros Panicali, segretario nazionale Uilm, per valutare la proposta economica dell'azienda, ma in un clima decisamente più sereno. «Per arrivare a un buon accordo – conclude Antonio Spera, vicesegretario nazionale Ugl metalmeccanici – serve forte senso di responsabilità da parte di tutti». Oltre a una proposta da parte di Fiat che consenta di mettere in busta paga una somma ritenuta sufficiente dai lavoratori.
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