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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2014 alle ore 06:37.
MILANO
Più ricavi e meno margini e utili. Il gruppo Esselunga continua a macinare record (anche gli occupati sono al top) ma, pur chiudendo un bilancio con 505 milioni di Mol su 6,95 miliardi di ricavi, la forte competizione sui prezzi lascia un segno sul bilancio.
La grande distribuzione ha allentato la morsa della crisi dei consumi spingendo (d'accordo con l'industria) al massimo storico , il 27%, la pressione promozionale (cioè la percentuale dei prodotti che presentano uno sconto o un bonus) ma questo si è tradotto in un'erosione dei margini che nel caso di Esselunga è più che accettabile.
Il Gruppo Esselunga ha chiuso il 2013 con vendite per 6,957 miliardi, +1,7% rispetto al 2012, e con clienti in crescita dell'1%. L'azienda dichiara che «l'incremento del fatturato è significativo poiché è stato ottenuto con inflazione zero dei prezzi di vendita, per il secondo anno consecutivo, e in un mercato della Gdo che, in tutta Italia e nelle regioni in cui il gruppo opera, è in significativa contrazione».
Il Mol è di 505 milioni di euro è in calo del 6,7% e il risultato operativo scende a 328 milioni dai 367 milioni del 2012. Esselunga sottolinea che la contrazione è causata sia dall'assorbimento dell'inflazione ricevuta dai fornitori e della crescita dell'Iva che non sono state trasferite a clienti, sia dall'aumento di alcuni costi operativi. L'utile netto scende da 245 a 210 milioni. Gli investimenti sono invece aumentati: sono saliti da 382 milioni a 387 milioni. Negli ultimi quattro anni sono stati investiti oltre 1,4 miliardi di euro.
Vincoli urbanistici e burocratici a parte, Esselunga è uno dei pochi distributori che punta ancora sulla crescita della rete commerciale. Il network conta su 146 tra superstore e supermarket localizzati nel Nord Italia oltre a 61 bar Atlantic e 34 profumerie EssereBella e Olimpia Beauté. Negli ultimi anni la catena di Bernardo Caprotti si è sforzata di adeguare i format, chiudendo quelli più piccoli e meno moderni. L'organico medio si attesta a 20.605 persone con un incremento di quasi 400 nel 2013: per il prossimo biennio l'azienda conferma 2mila assunzioni. Ieri è stato inaugurato il primo superstore nel Lazio, ad Aprilia, (ma a Roma non riesce ad aprire) con 4.500 metri quadri di superficie di vendita e dotato di oltre 600 posti auto. Il progetto era partito nel 2007. Sempre in aprile saranno inaugurati il negozio di Milano Porta Vittoria e il nuovo polo logistico di Firenze, per il quale sono stati investiti 97 milioni di euro.
Per il biennio 2014-15 Esselunga dovrebbe aprire una decina di negozi: Firenze, Torino, Novara, Milano. Se poi si sblocassero anche quelli di Genova e Mantova (vicino a Palazzo Te), le nuove aperture sarebbero superiori a dieci e i nuovi occupati andrebbero oltre i 2mila. Tra le diversificazioni, l'anno scorso la catena lombarda ha avviato a Parma uno stabilimento per la produzione di pasta fresca e pasticceria secca che, a regime, occuperà 200 persone.
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