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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2014 alle ore 17:40.
L'ultima modifica è del 17 aprile 2014 alle ore 17:50.

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C'è chi, come Politronica, società nata come spin-off del Politecnico di Torino, presenta – grazie alla collaborazione nata con l'Istituto italiano di tecnologia – un inchiostro di ultima generazione, che permetterà di stampare direttamente sul packaging di un prodotto il dispositivo antitaccheggio o il codice per la tracciabilità, con enormi ricadute in termini di risparmio di tempo e denaro. O chi, come i giovani ricercatori del Nis dell'Università di Torino, in consorzio con le università di Ferrara e Tor Vergata e grazie al sostegno di importanti aziende, fra cui la Permasteelisa, hanno sviluppato un primo prototipo di pannello solare realizzato con l'uso di biossido di titanio anziché di silicio, che per le sue caratteristiche potrà essere integrato su facciate e persino su tessuti ed elettrodomestici. Facendoli funzionare anche in presenza di sola luce artificiale. C'è infine chi, come le pmi Mager e Microla, esperte rispettivamente nel campo della pneumostatica e della marcatura laser, hanno deciso di unire le forze e oggi sono in grado di lanciare sul mercato una macchina di nuovissima generazione per incisioni con una precisione nell'ordine di pochi micrometri di millimetro.

Le innovazioni sono tutte in mostra nello stand di 120 mq della Vetrina Tecnologica che il Mesap, il Polo piemontese per la Meccatronica e i Sistemi avanzati, ha allestito a Lingotto in occasione di A&T, fiera tecnologica fra le più importanti del settore, in corso oggi e domani (16 e 17 aprile 2014) sotto la Mole. Il Polo creato dalla Regione Piemonte e gestito dalla società di servizi dell'Unione Industriale di Torino raggruppa, attualmente, 220 realtà fra centri di ricerca e i due atenei torinesi, 31 grandi imprese e pmi. «La Vetrina – spiega Mauro Zangola, responsabile del Mesap – rappresenta il punto di arrivo dell'esperienza maturata fino ad oggi, ricca di progetti e collaborazioni nate nell'ambito della nostra rete. Lo stand, suddiviso in aree dedicate a comparti differenti, sarà portato a fiere nazionali e internazionali, fra cui Micronora a settembre a Besançon. Con questo strumento ci faremo ambasciatori della meccatronica piemontese».

Le esperienze in mostra a Lingotto raccontano, ciascuna ripercorrendo a ritroso la propria storia, del ruolo del Mesap come "innesco" per nuove forme di collaborazione e business. «Grazie a un primo progetto cofinanziato dal polo – spiega Floriano Radoni, responsabile di prodotto della Mager di Cambiano – abbiamo conosciuto la Microla. Da un prototipo è nata una vera partnership industriale e oggi siamo in grado di presentare un prodotto, pronto per il mercato, che grazie alla somma della tecnologia laser con quella della movimentazione, consente livelli altissimi di precisione nell'incisione dei materiali. Dai prodotti in pelle, per fare un esempio, alla marcatura di cip e circuiti».

Dalla capacità di mettersi in rete sono nati anche i progetti del Nis e di Politronica, che presentano le proprie soluzioni nell'area della Vetrina dedicata ai centri di ricerca e alle tecnologie green per l'industria. «Usare il biossido di titanio per i pannelli solari – racconta Alessandra Smarra, rappresentante del consorzio di università raggruppate intorno al Nis – significa ridurre i costi da uno a dieci e avere un prodotto trasparente, sebbene non incolore, che funziona al top delle prestazioni anche quando la luce del sole non batte perpendicolare. E che perciò può essere integrato non solo sulle facciate, ma anche in ambienti interni. Nell'arredo o sugli elettrodomestici di uso quotidiano. Il nostro prodotto sarà disponibile sul mercato speriamo in due o tre anni».

L'inchiostro di Politronica è, infine, sviluppato grazie al sostegno del Politecnico (nel cui incubatore è nata la società) e dell'IIt. «L'inchiostro per l'elettronica stampata – racconta uno dei soci, Alessandro Chiolerio – nasce per realizzare circuiti senza scarti o l'intermediazione di modelli intermedi. L'applicazione agli imballi per lo stampaggio diretto dei dispositivi antitaccheggio o dei codici a barre è un'evoluzione che crediamo consentirà notevoli risparmi non appena sarà immessa sul mercato. Per chi deve gestire la logistica in magazzino, ma anche per i negozi. Che non dovranno più spendere o impiegare tempo nell'applicazione ai prodotti di sistemi che li "proteggano" dai furti».

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