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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2014 alle ore 20:48.

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Il governo preme per far partire al più presto «Garanzia giovani», il programma europeo anti-disoccupazione giovanile (porta in dote all'Italia 1,5 miliardi di euro). E la regione Lazio è ai nastri di partenza. Il 1° maggio sarà online il sito internet www.regione.lazio.it/garanziagiovani dove i ragazzi tra i 15 e i 19 anni potranno registrarsi all'iniziativa che ha l'obiettivo di garantire al giovane, fuoriuscito da percorsi di studio o di occupazione, una offerta formativa o di lavoro entro quattro mesi dalla presa in carico da parte dei servizi per l'impiego.

In campo 137 milioni
Le risorse in campo sono circa 137 milioni (per il 2014-2015) e il bacino potenziale di «Neet» tra i 15 e i 29, interessati a «Garanzia giovani», sono stati stimati in 190mila.
«Stiamo mettendo in campo il più grande piano di politiche attive nel Lazio», ha sottolineato il presidente della regione, Nicola Zingaretti, che ieri a Roma, assieme all'assessore al Lavoro, Lucia Valente, hanno illustrato i dettagli attuativi di «Youth guarantee» nella regione Lazio.

Valente: si vuol far decollare è quello della «flexecurity danese
Il modello che si vuol far decollare è quello della «flexecurity danese per garantire a tutti non solo buona sanità o istruzione, ma pure buoni servizi per il lavoro», ha spiegato Valente, che ha annunciato, anche, come con la prossima programmazione comunitaria 2014-2020, «decollerà nel Lazio il contratto di ricollocazione per aiutare pure gli adulti che perdono il lavoro o sono disoccupati o inoccupati».

Per gli under 29 si sperimenta il contratto di collocazione
Per gli under 29, e attuando «Garanzia giovani», si sperimenterà invece il «contratto di collocazione», stipulato dal ragazzo con il centro per l'impiego e il soggetto accreditato. Al giovane verrà proposto di firmare un contratto che prevede il riconoscimento di un voucher di valore proporzionale alle difficoltà di collocazione per fruire di specifici servizi presso uno dei soggetti accreditati. Il ragazzo dovrà impegnarsi a essere formato o a cercare una occupazione e accettare offerte di lavoro adeguate alle proprie capacità. Il voucher sarà rimborsato solo a risultato raggiunto: vale a dire se si attiverà un rapporto di lavoro a tempo determinato, indeterminato o in apprendistato entro quattro mesi dalla firma del contratto.

Gli operatori privati dovranno accreditarsi
Gli operatori privati (agenzie di collocamento, enti e aziende) dovranno accreditarsi (all'indirizzo www.portalavoro.regione.lazio.it) e affiancheranno i servizi pubblici che manterranno una funzione di «governance e indirizzo», ha sottolineato Valente (non si è quindi scelta la strada di mettere in concorrenza pubblico-privato).

Le nove azioni per i ragazzi
Nove le azioni che verranno messe in campo per i ragazzi. Si parte dall'accoglienza, alla presa in carico, al colloquio, alla consulenza orientativa. Per i giovani tra i 15 e 18 anni si prevedono misure di reinserimento in percorsi formativi. L'accompagnamento al lavoro è previsto per l'intero target di riferimento (15-9 anni).

Si punta su apprendistato, alta formazione e tirocini
Si punterà molto ad attivare contratti d'apprendistato, anche di alta formazione e ricerca; e soprattutto tirocini. Che nel Lazio sono "bollinati": «Con le nuove regole che abbiamo adottato - ha concluso Valente - non ci saranno più stage gratuiti e falsi. Abbiamo infatti previsto tetti di durata e un rimborso di 400 euro mensile, e vigileremo sugli abusi, grazie a un accordo siglato nei giorni scorsi con il ministero del Lavoro».

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