Dall'export in Cina agli antisprechi, i 5 profili cercati dalle aziende per una carriera da 50mila euro in su

Retribuzione lorda: 48.385 euro
2012/2013: +5,2%
Lean manufacturing manager, il manager della "manifattura snella". Nato in Giappone, perfezionato tra i colossi dell'industria Ue, il lean manager verifica e corregge i costi del ciclo produttivo. «È un esperto di anti sprechi con focus sul processo di produzione» ribadisce Caporale. La formazione è (quasi) esclusivamente in ingegneria, con indirizzi variabili a seconda della società: elettronica, meccanica, gestionale... Le competenze scavalcano i "soli" ingranaggi di creazione e distribuzione.. Il lean manager mastica e ridefinisce la materie prime e le tattiche di negoziazione con i fornitori: «Non deve conoscere solo il processo ma anche e soprattutto il "supply chain", l'approvvigionamento – chiarisce Caporale – Insomma: è la figura che ha il compito di studiare i processi produttivi, snellire i costi, programmare la produzione». Lo stipendio medio nel 2013 è stato pari a 48.385 euro, in ascesa del 5,2% rispetto al 2012. Un tampone d'emergenza? Il contrario: secondo Caporale, il lean manager amplifica il potenziale - già espresso - della manifattura italiana. «Non ci dimentichiamo che noi siamo la seconda potenza manifatturiera dopo la Germania, parte della nostra eccellenza sta proprio nella capacità di produrre con rapidità ed elasticità». Si tratta, semmai, di oliare una catena già a regime: «C'è un enorme opportunità di processi di affinamento – evidenzia Caporale - Spesso l'azienda medio e piccola nasce dall'intuizione geniale di un determinato prodotto: ora che competiamo su un mondo globale diventa cruciale massimizzare l'efficienza produttiva».