Competitivi non si nasce, si diventa. Ecco cinque regole d'oro che le aziende italiane devono applicare se non vogliono scomparire
L'Italia è tra i primi dieci paesi esportatori al mondo ma è fanalino di coda nella classifica dei paesi manifatturieri in termini di competitività: ottava nella top ten e solo diciannovesima fra i primi 25, che rappresentano il 90% del Pil mondiale. Paghiamo a caro prezzo la bolletta energetica più salata del mondo e la caduta della produttività negli ultimi 10 anni. Come se ne esce? Ecco la ricetta in cinque punti di Boston Consulting Group
di Alberto Annicchiarico
5. Italia, competitivi si diventa: 5 regole d'oro / Reti di fornitori e distribuzione
Altro comandamento secondo Bcg: Investire nella supply chain e nella rete di distribuzione. "Le aziende possono chiedere affidare ai fornitori lo sviluppo di interi moduli, specializzandoli per competenze e integrandoli sia nel processo di sviluppo del prodotto per diminuire il time-to-market, sia nel processo logistico-produttivo (forniture che riducano al minimo le scorte, quindi just-in-time) per abbattere i costi di produzione". E "il gap imposto dalla carenza endemica di infrastrutture all'altezza, dalla logistica alle reti digitali non deve fare perdere di vista che il ritorno sull'investimento è comunque molto forte". Tutto più complicato, ovviamente, senza "una grandissima consapevolezza da parte delle istituzioni".
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